Cosa succede quando in una regione come la nostra non si spende – a livello istituzionale – un solo euro per coltivare i potenziali donatori con programmi educativi e di spessore?

– Le 30 mila sacche di sangue che mancano alla richiesta interna, come già detto, ci arrivano mediante la compensazione fra regioni con un sofisticato programma nazionale di fabbisogno nazionale, ma questa operazione ha, per il popolo sardo, due gravi conseguenze:

1) Ci mancano, sempre e con maggiore frequenza, le scorte necessarie a fare una serena programmazione sul sistema trasfusionale, mandando in tilt tutti gli ospedali e le vite di chi dipende dal sangue per superare un intervento urgente, un incidente imprevisto, un parto, un trapianto e naturalmente chi – per un motivo o per l’altro – ha bisogno di trasfusioni frequenti: talassemici, oncologici, e con l’alzarsi dell’età media sempre più anziani che necessitano di sangue per vivere.

2) Il bilancio dell’Assessorato alla Sanità, quindi la Regione Sardegna, quindi tutto il popolo Sardo, spende l’astronomica cifra di 6 milioni di euro per compensare le Regioni con cui si stipulano le predette convenzioni. Il sangue non si compra, ma si pagano le spese.

La nostra distratta classe politica, negli ultimi trent’anni, ha smesso di occuparsi del problema sangue, causando gravissimi scompensi che determinano una scarsa qualità di vita per i bisognosi e, per di più, mettendo a repentaglio il diritto alla salute di migliaia di Sardi.

Se la Regione Autonoma della Sardegna non mette mano al portafoglio, magari utilizzando quei piccolo tesoretto fatto di circa 250 mila euro all’anno “risparmiati” grazie al solitario lavoro degli unici soggetti impegnati, ovvero le associazioni dei talassemici e l’AVIS – molto presto succederà questo:

– Questione screening (1): assisteremo al moltiplicarsi delle interruzioni di gravidanza con aumento della spesa sanitaria ma, soprattutto, con incredibili ripercussioni sulle famiglie che ricorreranno a tale pratica. Non è necessario essere anti abortisti per comprendere la grave sofferenza per qualsiasi donna affrontare questa pratica. Donne (e naturalmente uomini) che spesso non hanno ne il tempo ne la serenità, ne il sostegno per comprendere cos’è la talassemia;

– Questione screening (2): assisteremo ad un significativo aumento delle nascite di bambini con talassemia (poiché per una serie di motivi non tutte le coppie decidono per l’aborto).

– Questione Sangue (1): le altre regioni non saranno più in grado di trasferirci il loro sangue: le statistiche del Centro Nazionale Sangue e dell’AVIS Nazionale, ci parlano di gravi perdite di donatori eccedenti (in sostanza le regioni autosufficienti non saranno più interessate a trattare donatori in più di quelli che gli occorrono);

– Questione sangue (2): la richiesta interna di sangue (che sta aumentando a causa di molti fattori come l’età elevata, i flussi migratori che portano con loro nuove varianti genetiche di talassemia, aumento spropositato di forme tumorali a causa di territori altamente inquinati) non smetterà di crescere, mentre i potenziali donatori (giovani e meno giovani) lasceranno l’Isola in cerca di una stabilità economica dignitosa.

La Sardegna è gravemente in ritardo su queste fondamentali questioni e, personalmente, sono sorpreso e pure disorientato che neppure questa Giunta con un Presidente proveniente dal mondo universitario e un Assessore alla Sanità medico ematologo, siano stati in grado, nonostante le plurime e insistenti richieste da parte delle nostre associazioni di categoria, di affrontarle con decisone.

Se qualcuno si sta ponendo il problema delle risorse, o in passato se l’è posto, sta sbagliando due volte. Basterebbe infatti meno dell’1% all’anno dell’intero bilancio del solo Assessorato alla Salute per affrontare il problema che, come è accaduto in altre regioni dove la talassemia non è neppure un fatto endemico, in pochi anni hanno totalmente risolto i problemi che noi sosteniamo da anni.

(fine seconda e ultima parte)

*Fondatore e Presidente di Thalassa Azione Onlus
Co – Fondatore Coordinamento Associazioni Sarde Talassemici