Ricordo nel 2002 quando, durante l’occupazione della Rocca de Cane ‘e Chervu da Parte della popolazione di Muros contro l’attivazione della cava avviata dalla Società Caolino Panciera, che voleva estrarre del materiale calcareo a due passi dal paese, io e alcuni amici siamo intervenuti dando il nostro contributo alla causa promossa dai cittadini di Muros.

Avevamo appena finito di scrivere il libro su Ossi e le carte che descrivevano l’unione dei due villaggi in un’unica Baronia, quella di Ossi e Muros, erano a portata di mano. Pertanto chiedemmo al Comitato che si opponeva alla cava se servisse a qualcosa tracciare una breve storia del paese. E questi mi risposero dicendo: in questo momento tutto può essere utile.

Insieme a noi tantissimi letterati e artisti parteciparono con il loro contributo alla vittoria di una piccola comunità contro un colosso che voleva togliere loro il territorio e quindi lo spazio vitale. La domanda che tutti ci porgemmo, noi che non eravamo del luogo, era questa: che cosa potevamo fare per aiutare la popolazione di Muros?

In quel frangente mi venne in mente Mozart quando nel 1782, in occasione dell’entrata in guerra dell’Austria, la sua Patria, per la conquista di Gibilterra, si pose la stessa domanda: che cosa può fare un musicista per partecipare alla causa del suo popolo? Egli si sentì come un “Bardo cantore” di altri tempi e, per incitare i soldati alla vittoria, decise di scrivere l’opera “Bardengesang auf Gibraltar”.

Ora la popolazione di Ossi deve affrontare una battaglia simile. Prevaricando la volontà del Consiglio comunale, che si è espresso chiaramente contro l’attivazione della cava di Su Padru a due passi dal paese, la Società Monte Rosè, che ha preso in affitto la cava dismessa dalla Società Italcementi, su autorizzazione dell’Assessorato Regionale all’Industria, ha deciso di riprendere l’attività estrattiva.

Oggi, quindi, spetta a noi porci la stessa domanda: che cosa possiamo fare per fermare questa società che vuole operare sul territorio di Ossi senza il consenso della comunità? La risposta è uguale a quella che ci diedero nel 2002 i cittadini di Muros: tutto può essere utile.

Pertanto ognuno di noi si deve porre questa domanda: che cosa posso fare per dare un contributo alla causa dei cittadini di Ossi? Intanto possiamo cominciare a partecipare all’Assemblea popolare che si terrà stasera  a Ossi (il 23 maggio 2017), alle ore 18,30, in piazza S’Arzoledda.

Subito dopo l’Assemblea ci sarà un raduno presso la cava dismessa di Su Padru, nel tratto in cui, attraversata al circonvallazione di Su Tuvu, si accede al prolungamento di via San Leonardo (strada pubblica comunale), da cui si può osservare lo stato della cava e il bellissimo panorama che la circonda.