“Con voi, ora, disperderemmo il voto. Meglio i grillini ora e voi alla Regionali”.
Caro elettore scontento, che vuoi mandare un messaggio di bocciatura ai partiti tradizionali ma hai paura di disperdere il voto, chiedo solo tre minuti del tuo tempo.
Tre minuti nei quali, con assoluto rispetto, vorrei condividere con te un ragionamento politico basato sui numeri.
In Sardegna, con tutta evidenza, il voto inutile è quello dato ai partiti italiani.
Sia a quelli vecchi, che abbiamo già conosciuto alla prova (fallimentare) del governo, che a quelli “nuovi”, privi di una credibile classe dirigente.
Lo è anche e soprattutto dal punto di vista numerico.
Cioè, esattamente la motivazione che è usata da molti indecisi e scontenti per indirizzarsi verso il Movimento Cinque Stelle e non verso il progetto tutto sardo dell’Autodeterminatzione.
“Con voi, ora, disperderemmo il voto. Meglio i grillini ora e voi alla Regionali”.
Ma su quali dati concreti si basa questo ragionamento?
Vediamo i numeri, quelli veri. E i numeri, si sa, hanno la testa dura.
In Italia il corpo elettorale è composto da circa 50,7 milioni di elettori.
Poniamo che alle urne, il 4 marzo, si rechi la stessa percentuale di votanti del referendum del dicembre 2016, cioè, il 65%.
Al conto, fanno circa 34 milioni di elettori.
Ora, prendiamo per buoni i sondaggi più positivi per il Movimento Cinque Stelle e ipotizziamo che la lista capitanata da Di Maio prenda il 30% dei consensi.
Sarebbero esattamente 10,2 milioni di voti.
Tantissimi, ma largamente insufficienti a raggiungere il famoso 40% capace di assicurare una vittoria in solitaria.
I voti in quel caso dovrebbero essere 13,5 milioni.
Ora, facciamo conto che la stessa percentuale (il 30%) il Movimento Cinque Stelle la prenda in Sardegna.
Considerato che il corpo elettorale è composto da 1,2 milioni di elettori – e ipotizzando che a votare vada il famoso 65% – i consensi da spartire tra i vari partiti sono 800 mila.
Dunque, il 30% potenziale, è costituito da circa 250 mila voti.
Sapete, dunque, in che percentuale i potenziali 250 mila elettori sardi dei Cinque Stelle parteciperanno al risultato italiano del loro partito, che è (potenzialmente) di 10,2 milioni? Pochi decimali.
Significa, cioè, che se nessun sardo – per assurdo – votasse per loro, la percentuale a livello italiano passerebbe dal 30 al 29,7%.
I vostri voti – parlo degli indecisi che vogliono salire su un carro italiano – vi sembrano ancora così utili?
In nessun caso i voti della Sardegna, anche se tutti e 800 mila (il 100%) andassero ai Cinque Stelle, sarebbero “utili” o sufficienti per concorrere a modificare il risultato italiano.
Cosa succederebbe, invece, se 100 mila di quei 250 mila (gli indecisi decisi a votare “utile”) si unissero ai tanti che già vogliono scegliere AutodetermiNatzione?
Accadrebbe che un soggetto tutto sardo avrebbe la maggioranza relativa dei voti, diventando immediatamente un “caso” di cui si parlerebbe in mezza Europa, al pari di quanto accaduto per Corsica e Catalogna.
Accadrebbe che il vostro messaggio di bocciatura nei confronti di Pd e Forza Italia non si disperderebbe all’interno di un partito che avrà comunque, a prescindere da voi, un buon successo (ancorché insufficiente ad andare al governo), ma avrebbe la prospettiva di assicurare un nuovo slancio alla Sardegna.
Va da sé che l’assunto “Ora ai Cinquestelle, voi alle Regionali” si rivelerebbe quanto di più controproducente, al di là delle vostre intenzioni.
Rischiate di disperdere il voto. Non inciderete sul risultato italiano e rischiate di boicottare l’unica vera prospettiva utile per la Sardegna: costruire un blocco nazionale, capace di portare avanti in maniera unitaria – con la forza data da un intero popolo che ne sostiene le istanze – un progetto nuovo, per una Sardegna più giusta e libera dal giogo e dalle incrostazioni dei partiti italiani.
È un ragionamento semplice. Sono numeri alla portata di tutti.
Vi chiedo di ragionarne e di fare una scelta indotta non dall’effetto trascinamento verso una massa che è comunque estranea alla Sardegna ma dei veri vostri interessi. Vostri, dei vostri figli e della vostra terra.
Ricordandovi che la Sardegna non è e non sarà mai una priorità per gli italiani. Ma lo è solo per voi. E per tutti noi.
5 stelle da un lato e voi (unica rappresentanza degli interessi sardi) dovreste (so bene quanto è facile a dirsi) concentrarvi sul 35% o secondo me sul 50% e forse oltre di chi non ha venduto il suo voto: chi non va a votare perché disgustato dallo status quo (buona percentuale di quel 35%) e chi è indeciso fino all’ultimo perché gli interessa davvero poco o nulla la politica e aspetta quasi all’ultimo per decidere (incluso il non decidere cioè non andare a votare).
Mi scusi Direttore ma nella vostra campagna di comunicazione dove sono finiti i disastri ambientali (Quirra, Teulada, Furti, Porto Torres, Sarroch etc) e l’alta incidenZa di malattie e tumori causati dagli interessi costituiti di chi da sempre governa qui in Sardegna?
Dove è finita la campagna contro la corruzione a tutti i livelli dai consiglieri regionali ai burocrati a tutti i livelli dell’amministrazione?
Dove si parla della negazione o cancellazione della nostra storia antica e anche più recente che degli studiosi valorosi non allineati con grande fatica stanno cercando di far scoprire (Sardegna non è Italia, su basi scientifiche !)
Solo suggerimenti e non critiche a un grande lavoro e percorso che state facendo e che speriamo attragga sempre più Sarde e Sardi.
Saluti
Is Sardos, chentza fide e ne fidúcia in noso etotu, coment’e chi siaus unu tàgiu de brebès e no gente chi portat cerbedhu, a una votatzione iscudent sa conca a su muru de una parte de sa dipendhéntzia, a s’àtera iscudent sa conca a su muru de s’àtera parte de sa dipendhéntzia. Dónnia borta “Punto e a capo” faendho sèmpere sa matessi cosa assurda!
Candho est chi cumenciaus a coltivare fide e isperàntzia e capacidades in noso etotu si no seus illúdios e ingannaos chi is àteros siant pentzandho a noso cun totu s’istória chi nosi contat chi seus sèmpere in manos angenas chi mai ant fatu is torracontos de sa Sardigna?
Indipendhentemente de dónnia càrculu de is votos (e a parte sa lei eletorale infame chi ant aprovau e nosi cundennat a contare ancora prus pagu, in terra angena e in terra nosta etotu!) faeus sèmpere contos ibballiaos votandho candho a una parte e candho a s’àtera is partidos de sa dipendhéntzia, no faeus contu chi is partidos italianos totus, de calesiògiat misura e colore e programma, funt sèmpere e totus s’Itàlia! Puru cun is diferéntzias chi tenent, portant totus sa matessi funtzione de sa dipendhéntzia chi est isperdendho is Sardos e bochindho sa Sardigna. Ca est su raportu cun s’Itàlia chi faet custu dannu e chi si seus bonos e portaus conca e coro depeus cambiare!
Su solu votu inútile e pérdiu de is Sardos est su votu a is partidos italianos: funt custos s’Itàlia!!!
Con tutto il rispetto po sa limba … se questo commento (che condivido) fosse espresso in italiano, avrebbe raggiunto una platea quadrupla di lettori.
Nuccio, the translation of your writing is: you must write only in Italian.
Il ragionamento non fa una piega, ma per come il progetto determinazione è poco conosciuto in due mesi non riuscirà a fare la rivoluzione
Non potete aspettarvi chissà quale risultato se fino a ieri anche la vostra candidata Lucia Chessa militava ed era persino candidata col PD
È difficile spiegarlo agli elettori possibili
Vi voto, ma oltre non posso andare e convincere indecisi anche coi numeri alla mano è dura
Se non altro chi vota i cinque stelle almeno frantuma spazi consolidati dei Pd e forza italia
@Nuccio Monello: Ma no! sarebbe bastato la L.S.C…
Carissimo Antoni Muroni, sulle capacità di governare, sappiamo bene come hanno governato bene i sardi che si sono seduti sullo scranno più alto alla guida della regione Sardegna, quindi non avendo tu la sfera di cristallo non sei in grado di fare certe affermazioni, in quanto lo stesso potremmo dire di autodeterminazione o carrabusu chi siada. Non voto cinque stelle e non voto nessun partito sardo, ho deciso di invalidare la scheda elettorale, con la procedura concessami dalla legge.
Fino a prova contraria avremo tanti esponenti del m5s che possono rappresentare i sardi in parlamento, inoltre se mai entrerete in parlamento sarete mangiati dal sistema corruttore. Mettete delle regole interne al partito per prima cosa. E’ la prima volta che una forza anti sistema sia vicina a vincere le elezioni, quindi smettiamola di prenderci in giro ma avete paura che vinca il movimento altrimenti una persona minimamente informata sa che meritano fiducia e che faranno grandi cose anche per la sardegna. Abbiamo bisogno di riforme urgenti a livello nazionale cosa che voi non potete fare. Magari per le regionali, ma ora non se ne parla