La questione femminile della lingua, la crisi dell’editoria in sardo e la contrarietà al nuovo testo unico che il Consiglio Regionale prepara sulla politica linguistica. Sono questi i temi della quarta edizione della “Festa de sa Limba Ufitziale” che si terrà a Bonarcado sabato 23 pomeriggio e domenica mattina 24 settembre prossimi. L’occasione è la Giornata Europea delle Lingue promossa dal Consiglio d’Europa negli stati membri, per l’anno 2017. Referente per l’organizzazione in Sardegna è il Coordinamentu pro su Sardu Ufitziale, associazione composta da studiosi e attivisti, messasi in luce particolarmente in questi anni per le critiche al governo Pigliaru e la difesa strenua della Limba Sarda Comuna, cioè l’ortografia standard unitaria del sardo approvata nel 2006.

Proprio il tema di una nuova legge, proposta dalla seconda commissione del Consiglio Regionale, che vorrebbe limitare il ruolo del sardo ufficiale tornando a un sistema incardinato sui dialetti-variante e negando di fatto l’esistenza del sardo come lingua unitaria, è quello che sarà al centro di numerosi incontri. E’ prevista anche l’approvazione di un documento che cercherà di ostacolare il cammino di una legge definita “di restaurazione e oscurantista”. Di uguale peso il tema dedicato della questione “femminile” della lingua: è vero, come dicono le indagini sociologiche che le donne parlano di meno il sardo? L’universo femminile accetterà la sfida? Infine una denuncia che proviene direttamente dagli editori specializzati: negli ultimi due anni l’editoria in sardo è rimasta praticamente ferma con pochissimi nuovi titoli in catalogo. Destino ineluttabile che incombe o effetto della non politica sul tema della Giunta Regionale? Il dibattito chiarirà le responsabilità e proporrà delle soluzioni.

Oltre a questo a Bonarcado si parlerà di poesia, di storia medioevale, di libri, di automazione elettronica con l’uso del sardo, di esperienze professionali, di traduzioni, di sport, di cinema. Previste anche proiezioni, esibizioni musicali, mostra di prodotti e cibi locali.

La manifestazione è organizzata in collaborazione con il comune di Bonarcado e alcune associazioni culturali. Inizio previsto alle ore 16.30 di sabato 23 settembre presso la sala de S’Ortu Mannu in Corso Italia con il saluto del sindaco Franco Pinna. A seguire gli interventi introduttivi di Gonàrio Carta, Roberto Carta, Giuseppe Corronca, Bovore Mele. Intorno alle ore 17 è prevista la tavola rotonda aperta “Sa polìtica linguìstica est fèmina”, coordinata da Manuela Ennas e animata da diverse esponenti del mondo della lingua. A seguire, una sessione sul Testo Unico della Lingua a cura di Giuseppe Corongiu, Martino Faedda, Paolo Mugoni a cui seguira il dibattito degli attivisti e degli esperti in vista delle prossime iniziative da prendere. Il compito di chiudere la serata è affidato al giornalista Anthony Muroni.

La domenica mattina sono in programma gli interventi degli assessori comunali e Michele Sassu e Loredana Pipia e del padrone di casa della sala e giardino s’Ortu Mannu monsignor Isidoro Meloni. A seguire gli interventi introduttivi di Nicola Merche, Silvia Mastino, Gonario Carta e Pietro Solinas. Segue la sessione “Sardigna, limba, autodeteminatzione e Mediterràneu”, moderata da Sarvadore Serra con interventi di Frantziscu Casula, Roberto Lai e Gianni Garbati. Ancora “Sa polìtica linguìstica oe in die”, dibatito aperto coordinato da Giuseppe Corongiu e Mario Sanna.

La chiusura è affidata alle parole di Maria Antonietta Mongiu e alla musica di Andrea Andrillo.

Ingresso libero e gratuito. Pasti economici e convenzionati.