Da alcuni mesi molte associazioni e movimenti ambientalisti sardi si incontrano e discutono di governo del territorio, tutela del paesaggio e dell’ambiente.
L’occasione per un primo confronto è stato il disegno di legge del governo regionale in materia urbanistica: su questo tema si sono svolti molti approfondimenti e proposte concrete, presentate il 20 aprile in un partecipato incontro al Caesar’s Hotel, grazie anche all’apporto organizzativo svolto da RossoMori e Possibile; nell’occasione si sono poste le basi di costruzione di un processo di dialogo tra gli ambientalisti della Sardegna.
Dalle relazioni introduttive e dal dibattito sono emersi i numerosi aspetti del DDL, incompatibili con le attese di buon governo del territorio, e contrastanti con il PPR che il candidato Francesco Pigliaru diceva di voler rafforzare ed estendere alle zone interne.
Le associazioni chiedono alla Giunta Regionale e quindi al Consiglio di sospendere l’esame del DDL – inemendabile nelle parti più significative – e di avviare una fase di confronto che includa le comunità locali della Sardegna e tutti gli operatori che si occupano di turismo e che non condividono la possibilità di costruire nella fascia costiera e in particolare dei 300 mt dalla battigia marina, evitando di compromettere la principale risorsa della Sardegna.
Al fine di affrontare tale dibattito in modo più strutturato, produttivo ed efficace, e con la volontà di intervenire in maniera congiunta e con una sola voce su tutte le altre occasioni di confronto, WWF, GRIG, Italia Nostra, FederParchi hanno deciso di dare vita alla Consulta Ambiente e Territorio della Sardegna.
La Consulta si avvarrà di un Comitato tecnico-scientifico, il cui primo nucleo sarà costituito da Giuseppina Angioni, Maria Laura Cadeddu, Massimo Dadea, Salvatore Dessena, Mauro Gargiulo, Antonietta Mazzette, Giuseppe Melis, Maria Paola Morittu, Sandro Roggio e Alessio Satta.
Il gruppo è aperto ad altri esperti difesa del suolo, gestione ambientale, urbanistica e pianificazione del territorio che vorranno contribuire.
La Consulta si confronterà periodicamente sulle politiche di governo del territorio, e sulle iniziative da assumere per la tutela del paesaggio e dell’ambiente, definendo proposte concrete, e opponendo differenti valutazioni a scelte di governo incoerenti con strumenti quali il Piano Paesaggistico Regionale, o le leggi di gestione del territorio e tutela ambientale della Sardegna, ogni volta che si rendesse necessario.
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