Sulla vicenda Fluorsid ci si chiede dove erano fino ad oggi ARPA, ASL, Regione e tutti i vari soggetti pubblici avrebbero dovuto controllare in questi anni.
C’è un altro versante sulla vicenda dei controlli non meno inquietante della prima. Fluorsid-group aveva : ”ottenuto nel 2011 la Certificazione di Eccellenza di Certiquality, prestigioso riconoscimento conseguito grazie alla conformità ed alle certificazioni secondo gli schemi ISO 9001, ISO 14001 e OHSAS 18001 ed attraverso la messa a punto di un sistema di gestione integrato della qualità, dell’ambiente e della sicurezza, che permette un controllo ed un monitoraggio costante dei tre aspetti gestionali, e che rappresenta oggi un elemento distintivo e di competitività dell’azienda.”
Inoltre: Fluorsid possiede la certificazione ISO 14001:2004 ed ha istituito un programma di continuo miglioramento, verificato periodicamente, con obiettivi di progressiva riduzione degli impatti inquinanti e del consumo di risorse.”
E: “La continua attenzione verso i clienti si realizza attraverso un controllo sistematico dei processi e della qualità del prodotto, garantendo elevati e costanti livelli qualitativi del proprio output. Il sistema di qualità è conforme ai requisiti ISO 9001:2008.”
Per finire: “Il sistema della gestione della sicurezza è certificato in accordo alle norme BS OHSAS 18001:2007 (Occupational Health and Safety Assesment Series). Le risorse umane sono costantemente coinvolte in aggiornamenti programmati e responsabilizzate nella gestione della sicurezza sul posto di lavoro.”
Tutti questi enti dovrebbero garantire il rispetto delle norme se no dovrebbero ritirare le certificazioni.
Piccola contraddizione, sono le imprese clienti che pagano certificazioni e visite di controllo. Insomma i ciechi erano tanti.
[Il virgolettato è tratto dal sito Fluorsid Group Company, alla voce Sviluppo Sostenibile]
Un’unica amara considerazione:
in Italia basta pagare (in modo lecito o illecito) e si potrà ottenere tutto, anche una certificazione di qualità palesemente falsa.
O si cambia la testa delle persone o tutto è perduto.
E i cittadini dov’erano? Dov’eravamo tutti noi che piangiamo un parete morto per un tumore? ah si, con i tempi che corrono, l’importante è avere il lavoro!!!
Nicolò non è corretto quanto scrive e lascia intendere.
Il punto vero sta a monte del suo scritto: ci sono un esercito di dipendenti pubblici e enti in cui sono organicamente inseriti questi dipendenti la cui responsabilità è attuare le norme e FARLE RISPETTARE sanzionando le violazioni (NON DOVENDO FAR ASPETTARE LA MAGISTRATURA oggi l’unico e ultimo baluardo della legalità), tra cui quelle in materia di sicurezza ambientale oltre a quelle in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro che richiama in qualche modo con le citazioni delle certificazioni.
Gli enti privati che lei cita, invece, non hanno la responsabilità di garantire il rispetto delle norme, ma di esprimere un giudizio (su incarico di chi riceve la loro attività di verifica che ovviamente paga per ciò!) sul fatto che esse operino o non operino in conformità a norme internazionali di riferimento. Ciò è cosa ben diversa da quanto DEVONO FARE (in quanto PAGATI tutti i mesi da tutti noi per ciò!) i funzionari pubblici e gli incaricati!
Saluti
Ovviamente si può comprendere o immaginare per quale motivo questi enti pubblici e funzionari pubblici (ripeto un esercito) nulla fanno. La ragione? Io ne propongo una semplice, semplice: uno dei principi (in realtà vero e proprio requisito) costituzionali più calpestati è quello dell’accesso alla pubblica amministrazione per concorso pubblico e quindi per MERITO. Sappiamo tutti bene la matrice ideologica che ha originato questo e (tra le conseguenze) proprio quelle che vediamo tutti i giorni: una burocrazia gigantesca capace solo di succhiare soldi e tempo ai cittadini e alle imprese senza creare alcun valore e tappandosi gli occhi (per ordine del loro capo politico di riferimento a cui si sono venduti) di fronte alle peggiori violazioni delle basilari norme di sicurezza ambientale e salute pubblica! Forti con i deboli e deboli con i forti si sente dire….e qui calza perfettamente.
Saluti
gli enti privati di certificazione rilasciano (a pagamento) i certificati solo se vengono rispettate le norme (quei pezzi di carta certificano il rispetto delle norme). Se l’ente in questione rilascia il certificato a un impresa che non rispetta comunque la norma sta commettendo un reato, gravissimo, a fronte di pagamento in anticipo del certificato: la politica non ha fatto il suo lavoro ma gli enti che certificavano la Fluorsid hanno venduto i certificati di qualità e ambientali sotto banco (e non potevano non sapere, perché gli audit servono a quello).