Fluorsid / I toni apocalittici non mi piacciono.

Pensare a un mondo senza industria è impossibile e nemmeno è auspicabile. Le industrie devono rispettare le norme di legge. Gli organismi di controllo devono controllare e rendere pubblici i risultati dei controlli.

Le istituzioni devono verificare, nell’interesse dei cittadini, che gli organismi di controllo facciano il loro lavoro e devono definire regole capaci di tutelare sempre meglio la salute pubblica e l’ambiente.

I partiti politici e le forze sociali devo discutere democraticamente sui modelli produttivi da sviluppare. Possiamo decidere che in Sardegna non vogliamo la Fluorsid, la SARAS, l’Euroallumina e nessuna altra industria ad alto potenziale inquinante. Possiamo e dobbiamo discuterne. E’ giusto, è democratico.

Nel mentre però, da chi abbiamo eletto per governare la Regione e per amministrare i nostri comuni, pretendiamo, subito e con forza che tuteli la salute dei lavoratori e quella della collettività, che tuteli l’ambiente e il territorio nel quale viviamo in un intreccio indissolubile con le altre specie animali e vegetali.

Il silenzio della Regione incapace di articolare tempestivamente una qualsiasi posizione pubblica – in relazione a un possibile disastro ambientale alle porte di Cagliari che inficia la qualità ambientale della Laguna di Santa Gilla e rischia di compromettere l’economia legata alla pesca in laguna – è talmente inadeguato da diventare inquietante.