(Pro lèghere s’artìculu in sardu pùnghere subra sa bandera in artu)

Il 29 gennaio festeggeremo l’inizio dell’anno del Gallo, segno molto positivo, di buon auspicio in tutti i campi. Il Capodanno, o meglio la Festa di Primavera (Chunjie), è la più importante fra le feste cinesi, la più sentita, l’unico momento dell’anno in cui ristoranti, grandi Mall, e perfino le banche, di solito aperte sette giorni su sette, restano chiuse.

In Cina il Chunjie vuol dire riunione familiare, tornare al paese d’origine, ”compudare” i parenti, scambiare visite dalla mattina alla sera, col conseguente consumo ininterrotto di dolci, spuntini, liquori, e scambio di regali. Un pò come il nostro Natale. Nelle Chinatown dell’estero significa fuochi d’artificio, sfilate in costume tradizionale, danze e spettacoli per strada. E nella nostra Cagliari? Perchè mai festeggiare il Chunjie? Potrei facilmente rispondervi che io mi sento cinese dentro, e per me è naturale ‘sentire’ questa ricorrenza.

In realtà, il senso di un Capodanno cinese qui a Cagliari, aperto a tutti ( i componenti della comunità cinese tendono spesso a trascorrerlo fra loro, senza coinvolgere troppo la comunità locale ) sta nel voler favorire la reciproca conoscenza, la diffusione di una meravigliosa, millenaria cultura che presenta peraltro molti punti di contatto con quella sarda. Sì, non europea o italiana, ma proprio sarda, e addirittura barbaricina, a cominciare dall’uso dei ‘marzianeddi’ nei brindisi, la presenza delle prefiche ai funerali, il ”meiren” che è il nostro ”paralimpu”, l’usanza del ‘naodongfang” che consiste nel ‘rovesciare’ la camera nuziale o l’intero appartamento dei futuri sposi, con scherzi vari e cristalleria sparsa ovunque, quando va bene…

Vi sono poi usanze e simboli apparentemente lontanissimi dai nostri, come il Dragone o il Serpente, incarnazione del male nella cultura giudaico-cristiana e invece fertilità, abbondanza e ricchezza dei raccolti in quella cinese.

O ancora, il pipistrello, animale da noi non amatissimo dai più, protagonista assoluto nelle decorazioni del Chunjie. Perchè? Questo e molto altro, lo scoprirete il 29! ( Dalle 19,45 presso il ‘Mi’ Asian Restaurant, in viale Bonaria 22.)