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L’attacco ai mercatini di Natale a Berlino (si parla per ora di nove morti e di almeno 50 feriti) – con un camion che piomba sulla folla, nello stesso stile di quello sul lungomare di Nizza – fa ripiombare il cuore dell’Europa nel terrore.

Il terrorismo – se la matrice verrà confermata – torna a bussare proprio nel giorno in cui l’uccisione dell’ambasciatore russo in Turchia rinfocola tensioni mai sopite nello scenario mediorientale.

Saranno dunque ancora giorni di grande tensione, di riunioni nelle sedi europee e di frenetiche attività del personale di intelligence su vari scenari.

Nel frattempo non resta molto altro che ripetere quanto già detto dopo i duplici fatti di Parigi e l’attentato – già menzionato – di Nizza: il terrorismo estremista porta scompiglio nei luoghi chiave delle abitudini occidentali, questa volta proprio alla vigilia della principale festa dei cristiani.

Ci dicono che dovremmo essere oramai abituati ma a questo stato di cose non ci si fa mai l’abitudine. Al massimo siamo diventati fatalisti.