Custu est su giassu in limba Sarda.
Per leggere l’articolo in italiano, clicca sulla bandiera in alto, scegliendo l’opzione del tricolore.
++ Su testu in sardu arribat luego ++
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Carlo Poddi says:
Giampaolo Pisu says:
Il reddito di cittadinanza è di destra, allora?
Ad essere finiti sono i vecchi concetti di destra e sinistra, di liberismo (dal 2008 almeno) e di keynesismo (dagli anni 70), del fascismo e del comunismo.
Si ragiona con gli schemi del millennio scorso
Bè, riguardo ai sindacalisti con contrivuti figurativi e superpensioni d’oro e politici con 3 o 4 vitalizi come non essere disgustati dalla sinistra italiana?
Io trovo questo discorso irricevibile. Ivan dice che rifarsi a destra e sinistra significhi ragionare con gli schemi del millennio scorso. Il retroterra di questo discorso è che “tutto” è cambiato. Allora io mi chiedo: sono cambiati anche gli uomini e le donne? Le loro esigenze di dignità, di rispetto, di diritti, di riconoscimento sociale sono un fatto del millennio scorso o permangono intatte anche nel XXI secolo? I lavoratori morti sul lavoro appartengono ad una messinscena post-moderna, ad uno dei tanti reality televisivi, o fanno parte della dura realtà quotidiana? Nel nuovo secolo non sono più necessari tutele e controlli nei luoghi di lavoro? Siamo davvero sicuri che lo stato sociale keynesiano sia finito, in un’epoca dove ci sono solo lavori precari e chi lavora non è destinato, da anziano e da vecchio, a fare affidamento su una pensione degna di questo nome? Davvero l’idea di giustizia è inutile in un mondo dove le disuguaglianze aumentano e dove pochi uomini detengono una ricchezza privata pari a quella di interi paesi? E’, invece, solo il razzismo autorizzato ad entrare nel nuovo millennio sulla scia degli sbarchi con i gommoni?