«Cosa vale più della vita?» ci siamo chiesti tutti noi quando abbiamo saputo del tuo sacrificio per la Patria. Cosa altro dovevi dimostrare ai Sardi perché ti tenessero in considerazione?
Per quale motivo non abbiamo capito chi i processi in lingua sarda erano atti politici importantissimi? Ora tutti noi ci sentiamo miserabili perché non siamo riusciti a difenderti. Se fossi stato militante della Lega non ti avrebbero neppure portato a sentenza, ma noi non abbiamo la forza neppure di cambiare “Mal di Ventre” in “Malu ‘Entu”.
Ora ci hai lasciato a meditare, come discenti in ferreria senza mastro, ricordandoti con martello in ferro rosso, e baffoni temperati come acciaio. In sella a un cavallo alato, te ne sei andato come un sardo guerriero, in giorno famoso del vespro a San Costantino, come la visione che l’imperatore vincitore ebbe il giorno prima della battaglia con Massenzio.
Ti sei allontanato dal 30 di giugno, giorno maledetto di Sanluri, dove i Sardi hanno perso la loro indipendenza.
Quello che Doddore ha trascorso in vita, tutti noi lo sentiamo nel cuore, poiché non c’è Sardo che non si sia mai indebitato, o non abbia il campanello di Equitalia dentro casa. A calciatori, motociclisti o cantanti evasori lo Stato ha chiamato a trattare, a un povero militante sardista, invece, la galera gli ha fatto assaporare, perché voleva togliergli dalle interiora non solo soldi ma qualsiasi forma di dignità. Tu che non ti sei voluto piegare, hai dovuto pagare con la vita.
La tua lotta sia di insegnamento, in modo che non ci sia più un Sardo da solo che vada a combattere contro un reggimento. Non ci debba essere più uno Iosto da solo contro i Romani o un Guglielmo III di Arborea contro gli Aragonesi, ne un Giommaria Angioy solitario contro i Piemontesi. Sardi, troviamo l’unità per andare a governare la nostra terra e formiamo noi stessi una forza da contrapporre a tutti quelli che, ad uno ad uno, vogliono vincerci in casa nostra.
Di sicuro, Doddore, in cielo troverai Mariano IV di Arborea, che ti darà il titolo di Conte di “Malu ‘Entu”, e Giommaria Angioy, che ti canterà in poesia i versi di Francesco Ignazio Mannu “Su patriotu sardu a sos feudatàrios – barones sa tirannia”. Addio Doddore! Che i Sardi tutti insieme ti aprano le porte del cielo dalla tua Domus eterna.
Tutti i sardi lo hanno abbandonato é una vergogna.
Adesso tutti a santificarlo………se questo è essere sardi io mi vergogno
Caro Direttore,
qualunque sia l’opinione che uno possa formarsi, rimane un fatto oggettivo e su cui tutti non potranno che convenire: il Sig. Doddore Meloni si è lasciato morire per un obiettivo ben preciso: l’indipendenza della nostra Isola.
Chiunque si ponga questo obiettivo (l’indipendenza della nostra Isola) non potrà ignorare ciò.
Saluti
Mi auguro che il suo sacrificio non sia vano, noi Sardi dobbiamo reagire contro questo “stato”vessatore che premia gli evasori miliardari è ammazza i poveri, perché lui Doddore è stato ucciso dallo stato.
Vogliamo onorare veramente Doddore, ognuno di noi al momento del suo funerale osservi 5 minuti di silenzio e se possibile con la sua bandiera in mano. Ricordiamoci che è morto per l’indipendenza della Sardegna.Ricordiamoci che nessuno di noi ha preso le difese di questo nostro eroe. Riposa in pace.
Non la penso nello stesso modo di altri che sono intervenuti prima. Nondimeno penso che la morte, spietatamente e illegittimamente comminata a Doddore Meloni, sia una delle pagine più nere e vergognose che questa triste terra abbia mai scritto. E questa volta non c’entrano i politici
Beh… pare che ti sia scordato troppo in fretta, Anthony Muroni, delle volte che il giornale che dirigevi, derideva Doddore in ogni articolo che lo riguardava… ti sei scordato della battuta di cattivo gusto sul “rapimento alieno” e di come tu e gli indipendentisti “duri e puri” che stai seguendo in questo momento (l’accozzaglia di Devias e Co) coi quali ti siedi a tavola a programmare l’indipendenza sarda, avete snobbato la lotta di Doddore e dei patrioti veri che si sono sollevati per la sua incarcerazione… Ma io ti seguo da un bel po’… caro Anthony Muroni… e il tuo indipendentismo cavallettistico (spero non sia questo un neologismo che va ad indicare il tuo saltellare come una cavalletta da un movimento all’altro) non sono proprio riuscito a digerirlo. Condividi queste parole su Doddore, ma non sono parole concepite da te… hai il tuo bel da fare a leccare il culo a Devias, convinto che un domani, sarai il suo servizio stampa personale… I nostri patrioti, i veri eroi, non devono essere inquinati dal tuo interesse… soprattutto dopo che sono stati vilipesi, offesi e ingiuriati dalle tue calunnie… Anche il tuo di menefreghismo ha ucciso il nostro Doddore…
Beati i popoli che non hanno bisogno di eroi, perchè i loro eroi hanno garantito ciò a cui le proprie azioni rendevano
Non è stata la nostra storia.
Infelice il popolo che non produce eroi.
Non è il nostro presente.
Grazie a Doddore e grazie a lei per le sue parole che risuonano come invito a sperare l’insperabile.
Forse non lo abbiamo sorretto come avremmo dovuto perché Doddore si e’ esposto con la sua vita per un’ idea di Indipendenza nella quale da sempre credeva. Non un parolaio, insomma.
Onoriamolo con i fatti: subito un incontro tra tutti i leader dei gruppi per il raggiungimento dell’obiettivo comune.
UNITI PER L’INDIPENDENZA
Ma cosa dobbiamo sopportare ancora per maturare la consapevolezza di questa morte lenta alla quale ci hanno condannato ?
Angioi, Antonio Simon Mossa, Doddore Meloni che esempi vogliamo ancora ???
Si Antoni Muroni, treballem tots per la unitat, si no és la fi de tot!
Concordo con Francesco Angelo Cilocco,
prima tutti a deridere Doddore per il suo
comportamento diciamo “istrionico “e, non in linea con l’indipendentismo chic dei intellettuali professoroni, adesso giustamente lo piangono, ma avete mai visto qualche leader indipendentista fuori dal tribunale (a parte i familiari di Doddore) fare lo sciopero della fame o solamente manifestare pro Doddore?
Addio Doddore Malu Entu, anzi, ‘a si biri’.
Aldila’ di tutte le analisi politiche, umane e sociali, vorrei tanto che si ricordasse la caparbieta’ di Doddore anche quando era solo contro i mulini a vento in una sorta di lotta impossibile per fondare la Repubblica di Maluentu. Spero però che il suo discutibile sacrificio serva a dare piu’ forza al popolo sardo e se sapremo essere più uniti fra noi tra due anni al voto, forse Doddore, rivoltandosi nella tomba, anziché una smorfia di dolore, ci sorridera’ sotto i suoi bianchi baffoni. Per ricordarlo vorrei organizzare una long distance in surf, in SUP, in kite, in barca partendo e tornando a Putzu Idu, girando intorno a Mal di Ventre e lanciandogli un abbraccio ideale con qualche rametto di mirto, di ulivo e di ginestre.
Bellissima idea, spero tanto ke diventi realtà!!! Volevano screditarlo come facendo passare come un delinquente di periferia… aveva osato sfidare lo Stato Italiano con l’unica arma che abbiamo noi tutti…popoli oppressi, non la violenza ma lo sciopero fiscale…un atto politico! Non dobiamo far accadere che la menzogna venga ricordata come unica verità!!! Il surf arriva al cuore dei ne figli…Porcellana fai che ,o ricordino come un eroe
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Stiamo freschi a piangere Doddore e poi quando andiamo alle urne votiamo i soliti partiti CONTINENTALI che ci condannano alla schiavitù, che parte dalla terra dello zio Sam, che passa per l’Europa e poi arriva con le sue catene nella nostra TROPPO BELLA isola, che non meritiamo di calpestare il suolo. Ci siamo continentalizzati…anzi, americanizzati e di sardo in noi ormai non resta che l’invidia…quella è ancora li, il nostro miglior prodotto di fabbrica. Il peggior nemico dei sardi sono i sardi stessi…stiamo freschi a somigliare solo un po a Doddore, e solo l’ipocrisia, parente dell’invidia, ci tiene uniti, ma arrivano come invasori i deportati di colore che porteranno il numero dei mori da quattro a centinaia di migliaia, e allora si, il popolo sardo si estinguerà…COME MERITA. I giovani perduti dietro gli smartphones e la droga, un giorno rimpiangeranno di non aver combattuto quella battaglia che Doddore, solitario, ha tentato di combattere per tutti loro.
Siamo un’Irlanda, ma una sottospecie, divisa (per semplificare) in Resistentzialis e in Traitoris… purtroppo la seconda categoria, con varie sfumature, fino al qualunquismo, l’ignoranza, il disinteresse… è maggioritaria, e quando vota, vota is TRAITORIS MANNUS, di destra o del PD, come dimostra questa Giunta scellerata, non cambia molto.
Anca funti sos BALENTES? Balentes de ita? De si fai is catzus proprius? Non so se un giorno capiremo che l’interesse dei sardi è l’interesse di ciascun sardo.
Siamo trattati come la peggior COLONIA. Vogliono tenerci reclusi nell’isola, per uscire dobbiamo pagare prezzi esorbitanti, per tornare ci fanno lo sconto, ma paghiamo comunque sempre molto di più di un cittadino continentale… ed è solo un aspetto minimo della tiranni sabaudo/italiota.
Quella di Meloni è stata un’esecuzione (ora non importa se fosse colpevole o no, diamo per scontato che lo fosse), la vita di un recluso deve essere salvaguardata… Siamo tornati alle esecuzioni di trecento anni fa e il fatto per la sua gravità è come passato inosservato. Non siamo Sinn Fein e Meloni non era Bobby Sands, nè (soprattutto) aveva un popolo con lui… Siamo un’Irlanda come condizione forse, ma per avere la forza degli indipendentisti irlandesi ndi depeus papai de arrascotu.
I nemici dei sardi sanno che sono disuniti e fanno di ciò la loro forza… Est tempus de girai domu po domu…
Resta questo fatto gravissimo, passato pressoché sotto silenzio, sia da parte dei media, sia da parte della politica…
Di che possiamo lamentarci se permettiamo che ci trattino in questo modo, proprio nei giorni in cui “fior di democratici” si stracciano le vesti per la liberazione del maggiore capo mafia di sempre…
Sigheus a votai po is italianus e is serbidoris insoru ca nd’eus a fai de strada!!!
Ragazzi quando sono i funerari del grande doddore
Sono convinta Doddore che la tua morte non sarà vana noi ti ricorderemo sempre per le tue battaglie per i diritti dei sardi.I tuoi compagni continueranno a lottare per la Sardegna .Mia figlia ha perso un grande amico Ricordo quando andasti a fargli visita all’ospedale la riempisti di una gioia immensa e la incoraggiasti a essere positiva .tu eri un uomo buono e Dio ti abbraccerà .Riposa in pace
Attiche connoschere in sa gloria.. GUERRIERO.. R.I.P.
Domani vorrei vedere tutti i Sardi al funerale d Doddore Meloni