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Prenotando oggi con Iberia per la vigilia di Natale, si hanno a disposizione ben cinque voli da Madrid a Palma (di cui uno a 38 euro e due a 56). Provate a prenotare un Roma-Cagliari: i posti sono esauriti, zero voli rimasti!
Il sistema spagnolo non privilegia una Compagnia, ma si applica a tutte indistintamente comprese le low cost tanto odiate dal nostro Assessore ai Trasporti. Questo si traduce in più concorrenza sulle tratte e costringe tutti i vettori a tenere i prezzi bassi. provate a prenotare un volo Ryanair da/per Cagliari per il 24: ci vuole il mutuo. Poi provate con il Madrid-Maiorca: 2 voli ancora disponibili ed entrambi costano meno del Cagliari-Roma!!
La continuità spagnola vale da qualsiasi aeroporto nazionale e non solo da due città come la nostra.
L’effetto evidente della continuità sarda è che Alitalia (cui viene cucito addosso il bando ogni volta) ci costringe a fare scalo a Fiumicino per andare da qualsiasi altra parte.
Ci sono molti, ma molti più voli da/per le Baleari che per la Sardegna; e ciò nonostante noi siamo molto più numerosi come popolazione (1,6 milioni contro 1,1).
Il solo aeroporto di Maiorca ha un traffico aereo di 23 milioni di passeggeri all’anno, Cagliari si ferma a 3,7…
Pensate che questo possa fare una qualche differenza in termini di sviluppo del territorio?
La continuità spagnola vale anche per il trasporto marittimo, da noi non esiste.
Potrei continuare, ma mi fermo per non infierire.
La domanda è: Chi beneficia della nostra continuità territoriale? I sardi o Alitalia?
*avvocato
Condivido il pensiero. Una continuità territoriale pensata in questo modo, con un contributo per passeggero trasportato da e per la Sardegna e non solo per i residenti, svilupperebbe la concorrenza fra le varie compagnie che sarebbero stimolate a trasportare più passeggeri possibili ed aumenterebbe il traffico turistico. A questa soluzione di buon senso, a cui non arrivano però i professori governanti, aggiungerei la previsione di alcuni campi da golf: unico sport che fa muovere milioni di persone in Europa na di cui la Sardegna ne beneficia in mimima parte.
La situazione maiorchina, così come è stata esposta, è da prendere, fare un “copia ed incolla” ed applicarla alla Sardegna!!! Però mi lascia di stucco quel dato: “il solo aeroporto di Maiorca ha un traffico passeggeri annuo di 23 milioni contro i 3,7 di Cagliari…” E’ una differenza abissale! E se considerassimo Ibiza e Olbia ed Alghero credo che la differenza aumenti!
Come mai? E non sarà che davanti a questi numeri i vettori aerei si accontentino anche di “contributi” molto meno sostanziosi di quelli che chiedono qui in Italia?
Son stato anni fa a Palma di Maiorca, ed ho visto il notevole sviluppo alberghiero che c’è sulla costa, tipo Rimini-Riccione-ecc. Roba che qui ci sogniamo, e che forse neanche desideriamo…
E’ il solito discorso: rafforzo i collegamenti aereo-marittimi, abbassando pure i prezzi, e così aumentano i turisti, oppure devo prima aumentare l’offerta di posti letto?
Io credo che la continuità territoriale debba essere prima di tutto un servizio per i residenti, è un nostro diritto, e se poi ne potranno godere anche i visitatori sarà ancora meglio
Mah, io ho appena provato adesso ore 7,38 del 20- dicembre 2016.
Cagliari – Roma Alitalia del 20 dicembre 2016 a 57,93 € ci sono 5 voli con partenza dalle 10,15 alle 19,00.
Perchè un giornalista è così impreciso ??
Eppure c’è scritto bello in grande che Bobo Sorcinelli è un avvocato e non un giornalista. Perché una commentatrice che vuol fare polemica è così imprecisa?
Seppure ci fossero i voli trovati dalla signora Simona, non cambia di una virgola la sostanza del problema. I costi superano di gran lunga e, a volte, del doppio la cifra che i maiorchini pagano per recarsi in Spagna. Se il CA-Roma costa 57,93 euro il Roma-CA costa 74,15 euro e il Ca-Milano (che pure dovrebbe garantire la continuità territoriale) è anche più caro. Sono sarda, ma vivo vicino a Stoccarda e venire in Sardegna è sempre un’impresa. Da quando la Ryanair ha quasi abbandonato l’isola, finita la stagione estiva, non mi rimane altro che scendere in macchina a Milano per venire a Cagliari. Ma guai se la necessità del viaggio è improvvisa, perché è molto probabile che non si trovi posto: mi è successo, non sono fantasie dell’autore dell’articolo. Tempo fa ho perso un lavoro, per un Pisa-Cagliari cancellato a chek-in già fatto: be’ in quel caso si trattava di Meridiana, ma è sempre la solita storia… Nel nostro secolo – e forse anche prima – il problema non è essere un’isola, ma essere isolati! Sottoscrivo inoltre il pensiero espresso dall’autore ovvero che non è ammissibile una continuità territoriale (quale?) da due soli aeroporti! E vogliamo parlare dei traghetti? Bah…
Lungi da me fare della polemica, sono sostanzialmente d’accordo con il contenuto dell’articolo, poi basterebbe dare uno sguardo al sito flightradar24 e la differenza salta all’occhio. Tuttavia l’unico luogo in cui appare la parola avvocato in tutta la pagina ed in cui scopro che l’autore dell’articolo è appunto un avvocato, è nella risposta di Anthony che dice che è scritto bello in grande: una svista?
Caro Raffaele, accanto al nome dell’autore c’è un asterisco. E a fondo pagina, al termine dell’articolo, accanto all’estero sco c’è proprio la qualifica di avvocato,
Tutto sommato, non mi pare comunque dirimente. Cari saluti 🙂
Chiedo scusa, non ho visto l’asterisco in fondo all’articolo, ho letto la versione in sardo, lì non c’è.
Dinanzi a tutte queste discussioni mi viene in mente l’idea di non partire e di non andare da nessuna parte. Tanto non dovevo andare comunque…… Però c’è chi è costretto a partire.CONSIGLIO diventate dei politici e avrete i viaggi gratis. e il tutto si risolve. Mitt. sculture aracu
Ascrivere alla Continuità Spagnola il numero di passeggeri dell’aeroporto di Palma di Maiorca è forse l’errore più grave che si può fare.
Lungi da me difendere l’attuale Continuità Territoriale che attualmente ricade nel territorio (a mio vedere) del monopolio e in una situazione che ricalca il periodo di cui le low cost non erano neanche immaginate.
Attualmente la situazione sarda risente principalmente di due fattori primari :
1) La situazione di avere una compagnia sarda da proteggere (Meridiana)
2) La situazione di avere una paura enorme che le low cost possano proporre una “continuità” diversa da quella ideata dall’attuale assessore ai trasporti.
Quando durante un incontro, ho fatto presente appunto, il modello spagnolo, l’assessore si è difeso che non esistono norme e che questa è in realtà fuori dalla logica della UE.
Naturalmente è tutta aria fritta, esistono norme in spagnolo riconducibili a qualsiasi organo spagnolo che mette in risalto i fondi strutturali che recepiscono la Continuità Spagnola e che quindi sono perfettamente legali.
in cosa si differenzia in positivo ed in negativo la CT spagnola ?
Prima di tutto, dobbiamo mettere in conto che attualmente in realtà non esiste una vera e propria continuità spagnola e non esiste nemmeno una tariffa standard spagnola.
Bensì esiste uno SCONTO applicabile al momento della tariffa della compagnia stessa.
Mi spiego, se sono 100€ di tratta andata e 100€ al ritorno, si paga 100€. Se sono 20 e 20 si paga 20 ecc… Ma questo non limita le compagnie, quindi durante un possibile peck di stagione, i voli possono costare anche più dell’attuale continuità territoriale sarda.
Non esiste un minimo di voli giornalieri, sta alla compagnia decidere.
Non hai l’obbligo del bagaglio incluso, non hai l’obbligo del continuo in un volo successivo ecc..
Di conseguenza, sì la CT spagnola permette una spesa inferiore, ma se poi si guarda i due modelli son carenti da una parte e dall’altra in egual modo.
Mentre invece, il numero di passeggeri di Palma non è dovuto naturalmente alla CT, ma bensì ad una struttura turistica opposta a quella sarda, dove l’imprenditore si affida quasi totalmente all’opera dei tour operator in inverno, permettendo catene charter che portano turisti sia a svernare sia a passare un week end o una settimana in un posto marino.
Questo succede tutto l’anno ed è esterno alla CT.
Quindi se pure mi trova d’accordo sulla sperimentazione della CT spagnola, intesa come sconto e non come tariffa fissa e con l’apertura a tutte le compagnie che vogliono operare sia in inverno che in estate, trovo abbastanza semplicistico fare un paragone solo con i numeri di passeggeri .
Per il fatto che si aiuta la compagnia di bandiera, vorrei ricordare che si aiuta anche Meridiana, anzi, forse più Meridiana (Monopolio su Olbia e concorrenza solo su MXP) della stessa Alitalia, visto che su Cagliari (la roma – fiumicino è la 4 rotta italiana) ci operano anche altre compagnie sulle direttrici Roma (CIA/FCO) e Milano (MXP/BGY/LIN) e lo stesso vale per Alghero.
Cordiali Saluti
Giuseppe Bassi
Sardegna In Volo
Rivolgendomi a Simona dico prova a fare un biglietto Roma Cagliari per domani 22 Dic e ti renderai conto che non c’è continuità territoriale per nostri figli che studiano o lavorano fuori.
Una miriade di imprecisioni, demagogiche e in mala fede….
Comparare una macchina da guerra turistica come Maiorca con un catorcio come la Sardegna è assurdo tanto per xominciare, ma soprattutto dire che i 23 milioni di PMI arrivano grazie alla continuità territoriale è da ignoranti o da bugiardi cronici. Il modello sardo non va più bene, VERO, MA cerchiamo di essere obiettivi..
Arrivata ad Olbia con EasyJet da Milano. Con Alitalia , per Cagliari , non c’erano posti e con le low-cost era proibitivo! Alla faccia della continuità territoriale 😥😥😥😥
Sotto l’italiga stiamo morendo lentamente, dobbiamo prenderci la nostra libertà, dobbiamo riprenderci la nostra indipendenza.
I sardi hanno, generalmente, una straordinaria capacità di trovare mille scuse quando devono giustificare in qualche modo la cattiveria e il cinismo degli italiani contro questa terra. Così vanno a cercare dodicimila alibi, giustificazioni e alla fine sembra quasi che noi si debba dire pure grazie se quei cialtroni impongono vessazioni, costringono alla fame, impediscono diritti fondamentali. La domanda è facile: che giudizio dare al sistema dei trasporti? La risposta è ancora più disarmante: fa cagare.
Lo so, eccedo in stile britannico, me lo dicono tutti. Ma provate voi. giusto il 20 dicembre, traghetto perché ho questo fottuto bisogno di caricare un’auto e sugli aerei non ce la fanno entrare. Bene, orario di partenza previsto alle ore 20. C’è maltempo, mare grosso. La nave che deve portarmi da Civitavecchia a Cagliari è partita per il percorso dall’isola con circa nove ore di ritardo. Che si accumuleranno per il mio viaggio, ovviamente. Bontà sua, la compagnia di cui taccio il nome per non vomitare insulti accumulati insieme al latte materno, mi manda un sms. Tutto bene? Direi sì se non fosse che me lo manda alle 16,50, quando io sono già arrivato a Civitavecchia. Ora, considerate le nove ore di ritardo, gli poteva venire in mente di mandarlo prima quel messaggio? No, questa è troppa fatica.
Non è finita. Il mattino dopo, tralascio le condizioni del mare però non addebitabili alla compagna di cui sopra, trovo con mia grande sorpresa sul traghetto un amico nonché collaboratore del Cagliari calcio che accompagna un giocatore del Cagliari, appena reduce da una visita a Villa Stuart per un ginocchio purtroppo andato. Che ci fanno? Semplice: non hanno trovato un posto che uno in aereo e hanno dovuto ripiegare sul traghetto.
Senza aggiungere altro circa i prezzi, sempre altissimi, e senza dire mezza parola sulla vergogna del terzo tipo di trasporti, quelli interni su rotaia di cui l’ineffabile assessore in pole per la presidenza dell’autorità portuale dovrebbe provare vergogna soltanto al pensiero, credo che tale vergogna debbano provarla tutti quanti hanno mezza scusa per giustificare le umiliazioni cui siamo costretti ogni volta che per bisogno o per diletto dobbiamo scavalcare il mare. Doppia vergogna per quanti hanno concesso il loro voto a partiti che hanno avuto un sia pur minimo ruolo nel sistema politico che ha attraversato gli ultimi sessanta anni.
Vergogna.
Se. Il nostro assessore senza grande fatica,utilizzasse lostesso sistema di continuità territoriale spagnolo….. una parte dei problemi del sempre più palese isolamento della Sardegna sarebbe, ripeto in parte, superato.