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Galu foghiles de peste africana de is porcos, custa borta in ierru: un’acontèssida istrama. Galu un’àteru sìndigu si chèsciat, su de Seùlu. Su motivu est sa firmada cumpleta de mòvidas e matzeddu in unu perìmetru de deghe chilòmetros inghìriu a su foghile, gasi comente cumandadu de sa normativa.
Su foghile s’at mustradu in Aritzo e su raju de deghe chilòmetros de firmada nci lompet finas a Seùlu, ponende in crisi sèria is allevamentos de su logu.
Luego a pustis, pro unu cabu de òpera sena resone de su destinu befianu, su sìndigu matessi ndi depet bogare un’ordinàntzia pro isperdere unu foghile nou, pròpiu in sa comuna sua.
Puntuale sa Regione, no abarrat toca e torra e cun su comunicadu de avesu, afirmada chi su perìmetru de seguresa de deghe chilòmetros est mesura giusta e cautelosa, ponende annotu in su fatu chi est in cue chi ant agatadu s’ùrtimu de is foghiles.
Basta un muro per arginare la peste suina, classica e/o africana. E soprattutto non ci vuole arroganza, ma dialogo. Anche se si debbono prendere misure che sembrerebbero impopolari, con il corretto dialogare si possono ottenere i risultati sperati, senza spendere 12 milioni di euro e senza elargire centomila euro al pur prestigioso spagnolo, che ci ha detto ciò che noi veterinari sardi diciamo da oltre trent’anni.
La Spagna, che è una nazione vasta più della Sardegna , ha eradicato le peste suina in pochi anni. Lasciare il pascolo dei maiali nei boschi vuole solo non voler capire. Per ridurre il numero dei cinghiali basterebbe permettere il commercio della carne e adottare metodi di cattura che non contemplino solo i fucili.
Il business è la peste suina! Guardando lì si capisce tutto.
A me fa sorridere sentire tutte le varie opzioni x risolvere la PSA,tutte simpatiche e fantasiose ma prive di alcun fondamento scientifico, il virus della PSA è detto in gergo pesante,ovvero se nn lo trasporti in maniera diretta o indiretta,Lui nn si sposta, quindi in tutti focolai il virus se nn è presente in forma latente nella popolazione selvatica viene certamente “accompagnato”… e sul suino domestico crea i danni che ben sappiamo, ma questo avviene ,appunto xké vi è un contatto colposo con il cinghiale,….e ….doloso con il suino domestico che pascola abusivamente, quindi è inutile inventarci le doppie recinzioni xke’ sappiamo benissimo nn garantiscono la biosicurezza, …..qualcuno dovrebbe osservare come si comporta il suide in presenza di una collega in calore, tutte queste considerazioni x far intendere e capire che il tutto si gioca sul pascolo brado sopratutto dei terreni pubblici, le nostre criticità infatti ruotano su quei territori dove esistono le “conunelle” dove si fa pascolare “gratis” o quasi qualsiasi animale suino compreso…..,e per concludere nn serve scomodare la sociologia e “Su Connottu” per combattere la PSA, occorre semplicemente applicare in maniera severa e senza tentennanenti la Legge…..ossia qualsiasi suino al brado abbattuto a proiettile libero,,,,e nn mi si venga a dire che nn si può…,lo permettiamo ai cacciatori..”Ergo”….tutte le altre disquisizioni servono solo a far perdere tempo e denaro a chi vorrebbe trasformare la nostra precaria economia suinicola in una vera risorsa economica…..ricordo a tutti che in quasi 40 anni qualcuno ha sperperato circa 800milioni di Euro, per circa 15000 aziende suinicole dove il 90% ha meno di15 capi……a tutti Voi il calcolo.