No est bistadu unu Casteddu bellu comente su de s’annu passadu e comente cussu de s’incomintzu de occ’annu in su Santu Elia.
Comente giai cun su Palermo sos pitzinnos de Rastelli no an aere giogau bene ma ant binchidu. Comente sas iscuadras ischint faghere.
Sos tres de oe cun s’Udinese che leant a 12 sos puntos subr’e su tretu de sa serie B: cosa mai sutzessa primu in s’andada.
E assora tocat a si cuntentare? Guai.
B’at carchi cosa chi no torrat: dae giogadores iscontzos cun ateras trampas in su giogu, in sa personalidade e sa fortza.
Sunt cosas chi no si potent negare ma nos tevimus domandare: est unu problema o una cosa ‘ona? Si dae unu mese e mesu una iscuadra est in dificultade ma risultat a adurare in s’ala manca de sa classifica calchi cosa at a cherrere narrere.
B’est su tempus po faghere torrare giogadores e faghere creschere giogu, carattere e fortza.
Mancari su cras poter risultare finas prus bellu.
Est de importu a no si cuntentare e nemancu cuare su chi no andat. Ma, pro piaghere, mi critichemas s’iscuadra..
A mio parere il Cagliari può crescere.
Certo paga l’età avanzata di alcuni giocatori di qualità, che si annebbiano periodicamente, e paga anche la non eccellente qualità di alcuni giovani giocatori.
Ma quale squadra in serie A, tolte le regine del campionato, non ha problemi?
Comunque, ciò che mi preoccupa di più è la vulnerabilità difensiva legata, principalmente, a momenti di minor filtro del centrocampo, soprattutto sulle fasce.
Mentre le note positive sono Sau, Padoin, Isla e Barella.
Speriamo Joao Pedro recuperi presto e bene.
Condivido la sua linea di pensiero ma nella sua analisi vi è una frase che mi preoccupa ed è la seguente :”far crescere gioco”.
Sia l’anno scorso in B che quest’anno in A ancora non ho capito quale sia il gioco del Cagliari.
Personalmente non ho fiducia in Rastelli, non mi sembra un allenatore “pronto”.
Diverse partite dei rossoblu sono state vinte per pura casualità ed un pizzico di fortuna, non darei un grande merito alla strategia del suo tecnico. Sono convinto,ma ovviamente non vi è la controprova, che seppur in emergenza tra infortunati e squalificati con un altro allenatore più “navigato” avremmo fatto meglio.
Tutto ciò non mi impedisce certo di augurare al mister le migliori fortune.
Non si vedono giocatori mordere l’erba. Non si vedono idee di gioco. Anche domenica, senza l’episodio del rigore che ha spostato l’ago della bilancia, la partita si stava mettendo male. I troppi goals subito e la non reazione al primo cazzotto ricevuto depongono a favore di una impressione negativa. Manca il motivatore. Mi spiace per Rastelli, ma anche l’anno scorso, se ricordate, c’è stato un momento del girone di ritorno che stavamo cominciando a temere un crollo clamoroso. Per me l’uomo è fortunato, non è un allenatore capace di dare un’impronta all’organico di cui dispone, che non è un organico scadente. Fossi Giulini comincerei a non tenere il collo rigido. Mi guarderei intorno. Di punti ce ne vogliono ancora tanti, occhio alla penna!