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Nei giorni scorsi ho firmato un appello che chiede una risposta europea alla minaccia del coronavirus, per dimostrare che lUnione Europea è una vera comunità, con destino comune.

Noi, cittadini europei, siamo consapevoli che il Covid-19 è una minaccia comune, in grado di colpire un paese alla volta, ma destinato a cambiare il nostro modo di vita e i nostri sistemi economici come in una guerra.

Noi, cittadini europei, siamo preoccupati da questa minaccia; ed ancor più dalla cacofonia, legoismo e lautodistruttiva miopia di differenti, non coordinate, risposte nazionali. E dalla mancanza di visione dei nostri leader europei, che fingono di non sapere che, data la nostra reciproca interdipendenza, abbiamo bisogno di una politica europea unica, con misure di contenimento rigide della pandemia, ed un piano a livello di UE per far ripartire leconomia europea una volta passata lemergenza.

Noi, cittadini europei, denunciamo che lattuale UE è una Res Publica incompleta, quindi non sufficientemente attrezzata per affrontare questa sfida, con le poche competenze che ha per affrontare la pandemia. Prendiamo quindi atto con soddisfazione della decisione della Commissione di fornire 25 miliardi per la lotta contro questa minaccia, ed allo stesso tempo di consentire maggiore flessibilità ai bilanci nazionali. Ma non è abbastanza.

Chiediamo alla Commissione e al Parlamento Europei di proporre, e ai governi nazionali di adottare le seguenti azioni urgenti, utilizzando anche le clausole passerella e le formule semplificate per la revisione dei Trattati previste dal Trattato di Lisbona:

1. Fare della salute pubblica e del contrasto allepidemia una competenza concorrente della UE, soggetta alla procedura legislativa ordinaria, e fornendo alla Commissione i poteri necessari per coordinare la risposta allepidemia.
2. Allargare lo scopo del Meccanismo Europeo di Stabilità per finanziare il rafforzamento immediato dei sistemi sanitari europeo e nazionali per affrontare la pandemia, che minaccia anche la stabilità economica e finanziaria della UE.
3. Abolire lobbligo di pareggio di bilancio della UE e creare un Safe Asset europeo da emettere per il finanziamento di un piano pan-europeo per la promozione della ripresa economica e della coesione sociale alla fine dellemergenza.
4. Spostare le questioni fiscali alla procedura legislativa ordinaria ed adottare nuove risorse proprie come la tassa (e le tariffe) sulle emissioni di carbonio, sul digitale, sulle transazioni finanziarie per finanziare il bilancio europeo (o lo strumento budgetario dellarea euro, se la decisione potesse essere adottata unicamente a quel livello).
5. Adottare immediatamente il prossimo Quadro Finanziario Pluriennale, portando il bilancio almeno all1,3% del PIL europeo, come richiesto dal Parlamento Europeo, sulla base dellattuale struttura del finanziamento del bilancio; e con la previsione di raggiungere il 2% con le nuove risorse proprie per assicurare la fornitura di cruciali beni pubblici europei.
6. Trasformare la prevista Conferenza sul Futuro dellEuropa in una vera e propria Convenzione Europea per stilare un nuovo Patto Costituzionale fra i cittadini europei e gli Stati membri.

Noi, cittadini europei, riteniamo che questa sia unora cruciale per la UE. La percezione collettiva della UE sarà influenzata per anni dalla risposta a questa crisi. È il momento di mostrare che la UE è una comunità di valori con un destino comune, lassicurazione sulla vita per i suoi cittadini e gli Stati membri di fronte ad un mondo turbolento e a minacce politiche, economiche e sanitarie globali. È venuto il tempo per compiere passi coraggiosi e comuni per sconfiggere la paura. È il tempo per lunità europea, non per le divisioni nazionali.

A questo appello intendo aggiungere alcune mie personali considerazioni, che sono intenzionato a trasformare in mozione nel dibattito che – alla ripresa dei lavori – su questo tema si svilupperà al Senato della Repubblica, a seguito delle comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

1) Secondo il Trattato sul Funzionamento dellUnione Europea (TFUE) le politiche sanitarie sono di competenza degli Stati membri. LUE non ha competenze, se non di sostegno, come il finanziamento di ricerche e di coordinamento. Quando si afferma che Lattuale Unione è una Res Publica incompleta si sottolinea il fatto che tutta, o quasi tutta, la legislazione europea è tesa a garantire il funzionamento del mercato interno (libera circolazione, concorrenza, sicurezza, coesione) e per larea Euro ferree regole di economia di finanza pubblica come il Fiscal compact e i parametri di stabilità. In questi giorni, a proposito della pandemia che si sta diffondendo in Europa, diversi esponenti politici hanno lamentato che LUE non fa nulla, che ha lasciato gli Stati membri soli nel contrastare il fenomeno, dimentichi del fatto che sono proprio i Governi europei ad aver voluto questa situazione per mancanza di coraggio e di lungimiranza. Quel che si propone nellappello è di fare della salute pubblica e del contrasto allepidemia una competenza concorrente della UE, soggetta alla procedura legislativa ordinaria, e fornendo alla Commissione i poteri necessari per coordinare la risposta allepidemia. In pratica le decisioni dovranno essere prese a maggioranza e non ci potranno essere veti di sorta.

2) Il Meccanismo di Stabilità Europeo (MES) è quel sistema di solidarietà e coesione istituito per far fronte a gravi crisi economiche che colpiscono uno o più Stati. Lappello chiede che ne venga ampliato lo scopo  per finanziare il rafforzamento immediato dei sistemi sanitari europeo e nazionali per affrontare la pandemia, che minaccia anche la stabilità economica e finanziaria della UE. Se ciò dovesse avvenire si mobiliterebbero risorse ingenti, passando dallo 0,5% del PIL europeo previsto dal Fondo di coesione al 5% previsto dal MES.

 

3) Non da oggi abbiamo denunciato limposizione della parità di bilancio come una misura che ha fortemente depresso le nostre possibilità di crescita. Questa misura, lungi dal ridurre il rapporto debito PIL, per effetto dello spread, ha finito per aumentarlo, rivelandosi una misura controproducente e fortemente depressiva. La richiesta di emissione di eurobond per eliminare il rischio di un aumento del debito sovrano, non ha avuto esito positivo per lopposizione della Germania, ma anche perché non risultava ben chiaro che quel che si chiedeva non era la condivisione dei partner europei dei debiti di un singolo Stato, ma di obbligazioni europee per le emissioni future. La proposta di creare un Safe Asset europeo da emettere per il finanziamento di un piano pan-europeo per la promozione della ripresa economica e della coesione sociale alla fine dellemergenza, va invece in questa direzione e può mobilitare risorse sufficienti per la crescita.
4) Come è noto il bilancio dellUE si compone di risorse proprie, divise in tre tipologie: quelle tradizionali ( dazi e zucchero), gettito IVA (lo 0,5%) e i contributi degli Stati membri stimati sul Reddito Nazionale Lordo (RNL). Eora di aumentare sensibilmente le risorse proprie dellUnione Europea, imponendo attraverso una procedura legislativa ordinaria nuove tasse sulle emissioni di carbonio, sul digitale e sulle transazioni finanziarie. Solo così si potrà avere un bilancio europeo credibile capace di dare respiro ad una politica di crescita e di coesione.
5) Come è noto nel corso dellultimo Consiglio Europeo straordinario i capi di Stato e di Governo non hanno trovato laccordo sul Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027. Austria, Danimarca, Paesi Bassi e Germania, i cosiddetti Paesi frugali, si sono opposti allaumento del bilancio; mentre lItalia ha capeggiato il fronte dei Paesi ambiziosi(14 in tutto) che chiedevano al pari del Parlamento Europeo un bilancio al 1,3% del PIL europeo. La Francia e altri 8 Paesi hanno mantenuto una posizione interlocutoria. Lappello chiede di adottare immediatamente il prossimo Quadro Finanziario Pluriennale, portando il bilancio almeno all1,3% del PIL europeo, e con la previsione di raggiungere il 2% con le nuove risorse proprie per assicurare la fornitura di cruciali beni pubblici europei.
6) Lultimo punto riguarda il futuro dellUnione Europea. La gravità della situazione, le incertezze politiche, il rigurgito dei nazionalismi e degli egoismi, il venir meno dei valori che ne hanno ispirato la nascita, stanno minando la credibilità e il ruolo che le compete sul piano internazionale; per questo la prevista Conferenza sul Futuro dellEuropa non può essere un rituale momento di ordinaria eurocrazia, ma deve trasformarsi in una vera e propria Convenzione Europea per stilare un nuovo Patto Costituzionale fra i cittadini europei e gli Stati membri. E in questo percorso devono essere coinvolti i Parlamenti nazionali, le Istituzioni regionali, le categorie sociali e il complesso dei cittadini.
* senatore
Movimento Cinque Stelle