(Per leggere l’articolo in italiano cliccare sulla bandierina in alto e selezionare quella tricolore)
++ la versione in lingua sarda è in fase di elaborazione ++
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AMBIENTALISTI:
Dura, durissima presa di posizione delle Associazioni Ambientaliste Sarde contro il progetto di Metanizzazione dell’Isola.
Il Comunicato Stampa è una straordinaria accozzaglia di luoghi comuni, ove si racconta una realtà inesistente, contando sulla ormai acclarata ignoranza scientifica dei Sardi in tema di produzione e consumo di Energia Elettrica e Termica.
Ci si limiterà ad una sola osservazione, su codesto comunicato:
“La Sardegna, fortemente condizionata da modelli di struttura industriale inefficienti, basati quasi totalmente sulla combustione da fonti fossili, condizionata inoltre dall’alto spreco di energia e dall’elevata produzione di rifiuti, dà un significativo contributo al riscaldamento globale dal momento che il coefficiente emissivo per ogni unità di energia prodotta dalle centrali termoelettriche sarde è pari a 842 gCO2/kWh contro la media italiana di 505 gCO2/kWh.”
Ora, a tutto il 2016 ( dati Terna ), la Produzione elettrica, in Sardegna, da termico classico è stata pari a 8.576,60 GWh che, tradotto in termini di CO2 emessi, significa la bellezza di:
(842 * 8576,60 * 1.000.000,00)/1.000.000,00 = 7.221.497,20 Tonnellate di CO2
Giusto per fare un qualche confronto, la sola centrale a carbone di Grevenbroich, nelle vicinanze di Colonia, in Germania, inaugurata nel 2012, con una potenza di 2200 MW, in un anno immette, più o meno,
2.200.000,00 * 8760 * 505 /1000.000 = 9.732.360,00 tonnellate di CO2
Ovvero, 2.500.000 tonnellate in più !!!
Ma questo non ve lo dicono, i nostri Ambientalisti si tanto bravi a narrare e a terrorizzare i Sardi di Sardegna …
Con poco affetto
Ing. Giampiero Borrielli
Inoltre:
L’idroelettrico, in Sardegna, è sottosfruttato !!!
Può essere …
Sempre Terna, e sempre con riferimento al 2016, ci dice che la produzione elettrica da Idrico è ammontata a ben 269,70 GWh !!!
La vogliamo raddoppiare ?
Triplicare ?
Quintuplicare ?
Sarà sempre meno di quella prodotta dall’Eolico tanto avversato, adesso, e che è pari a 1.861,90 GWh !!!
Però, poi, non rompete le scatole con l’annoso problema della siccità se l’acqua degli invasi viene utilizzata per produrre energia elettrica.
Le famiglie sarde, a causa della mancanza del metano, spendono in energia 1000 euro all’anno in più rispetto ai connazionali.
Costi sostenuti soprattutto per il riscaldamento.
Per le imprese la spesa si decuplica è ciò incide fortemente nella competitività.
Il fatto che possa o meno prodursi più energia (elettrica) non toglie che per il riscaldamento è ancora necessario ricorrere ad altre forme.
Un’opera di progresso che, pur tardivamente, allineerà i costi di famiglie ed imprese al resto del Paese.
Opera strategica per la Sardegna, connessa così al gasdotto nazionale, e per l’Italia che, attraverso alternative vie di approvvigionamento subirà in minor misura le conseguenze di eventuali crisi dei fornitori.