L’immagine è chiara e lo slogan inequivocabile.

Massimo Zedda sta per rompere gli indugi e avviare la sua campagna per diventare il “sindaco di tutta la Sardegna”. Con tanto di hashtag bello e confezionato di pacca: #votalmassimo.

Significa che il sindaco di Cagliari e della città metropolitana concorrerà a primarie, molto probabilmente quelle “nazionali” lanciate da Paolo Maninchedda domenica scorsa a Losa. Iniziativa alla quale ha già “aperto”, con la deputata Romina Mura, il Partito Democratico.

Del resto, in queste ore, è già nata la pagina Facebook “Massimo Zedda presidente” e sulle scrivanie dei sindaci di Nuoro e Ogliastra con simpatie Pd da due giorni circola una lettera – che si dice ispirata dai consiglieri regionali Roberto Deriu e Antonio Gaia -, in cui si “invita” lo stesso Zedda – prendendolo a modello “nazionale” (italiano o sardo?) di buongoverno – a scendere in campo per salvare, col Centrosinistra, la Sardegna intera.

Quel “nazionale” mi ispira l’unico dubbio: il sindaco di Cagliari gioca in team con Paolo Maninchedda o è un suo antagonista?

E ha dunque deciso di ignorare l’avviso di quanti, a lui vicini, lo invitano a non “bruciarsi”?. Lo scopriremo solo vivendo.