Come ventimila di voi, quest’anno ho votato per la prima volta Progetto Autodeterminatzione.

Come per alcuni di voi probabilmente questo è il mio primo voto a una lista autonomista.

Credo che l’autodeterminazione sia un percorso di consapevolezza.

Per anni mi sono impegnato nel campo del sociale e dell’associazionismo, investendo molto sul valore dell’identità ma, sono onesto, tutte le proposte politiche tendenti all’indipendenza non mi hanno mai convinto. Sarò impuro rispetto a tanti di voi, ma così è.

Se l’autodeterminazione è una consapevolezza che tutti possediamo ma che si palesa in tempi diversi, voglio condividere con voi (che non conoscono, a parte solo qualche elemento di questo gruppo), la scoperta di aver raggiunto questa consapevolezza.

Oggi mi affascina questo progetto, i valori di base che lo compongono, l’approccio, il clima. A differenza dei partiti tradizionali fa sentire ognuno parte attiva e protagonista.

Non è di destra e non è di sinistra. La sua forza non sono i voti, ma le idee e le competenze delle persone che lo votano.

Sentire che ogni battaglia è vera, giusta, sentire che è tua ma allo stesso tempo condivisa da tutti, mette nella condizione di trovare tutte le forze per vincerla.

Niente qui è o deve essere mosso da logiche di potere.

È un progetto pulito e questo mi piace.

E questo deve restare! Deve crescere ma avere una base sempre umile e popolare, unita e onesta, tendente sempre al bene della nostra terra sopra ogni altro tipo di interesse personale o locale.

Coltiviamo entusiasmo e godiamoci lo stupore di sentirci parte attiva e fondamentale della rivoluzione tranquilla.