Adesso a Pigliaru hanno notificato la patente di incapace e di presuntuoso ignorante del sempre più togo Assessore Paci.
Notifica da parte della Corte Costituzionale che, per sentenza, dice che il suo Assessore del bilancio lo ha indotto a firmare un documento vincolante per la Regione e che lasciava libere le mani al Governo in materia di entrate. Delle entrate regionali.
Siamo stati, noi RossoMori, da subito chiari.
Abbiamo detto e scritto che la firma di quel patto ci avrebbe portato un futuro di sciagure. E, finora, ci abbiamo rimesso tre miliardi. E in prospettiva ci rimetteremo altre quote di nostre entrate che ci rimetteranno nella condizione di ulteriore dipendenza e di impossibilità a gestire un possibile buon governo.
Tre miliardi persi. Solo perché il damerino invece che ascoltare i pareri degli esperti della Amministrazione; invece di seguire i consigli disinteressati dei RossoMori è andato a trattare con gli apparati dello Stato come se quelli dovessero una qualche cortesia a uno stupidotto, Assessore di un Presidente non si sa più se bonaccione o succube di un personaggio che finora ha prodotto danni irrecuperabili.
E così il Presidente firmò.
E tre miliardi furono persi.
Ciononostante, noi RossoMori, abbiamo indicato direttamente al Presidente e alla coalizione strade percorribili per correggere il danno. Non abbiamo avuto nessun seguito, né dal Presidente né da nessuno della coalizione.
Neppure dal professore Maninchedda che ha preferito il rapporto privilegiato di spartizione delle risorse del bilancio con il sempre più deleterio Assessore Paci.
E non è che il professore Maninchedda non avesse capito che quel documento avrebbe portato sciagura.
La mattina del 21 luglio 2014 sul suo sito era presente un giudizio pesantemente negativo sulla ipotesi di accordo che il Presidente gli aveva, comunque,sottoposto in consultazione.
Solo a lui in tutta la coalizione. Giudizio cancellato appena trascorsa l’alba della lucidità. E tre miliardi persi.
Mora uno dice che la trattativa della Regione Autonoma della Sardegna è stata condotta con ingenuità. L’altro dice che oltre Tirreno sono troppo furbi e sleali. Il sempre più togo continua a suonare campanelli e non si accorge neppure che gli stanno sbattendo suoni di matracas. Ca est arribada chenapura santa.
E ancora qualcuno fa finta che un disastro del genere, notificato per sentenza, possa non provocare conseguenze politiche non più rinviabili.
RossoMori da tempo troppo lungo ha chiesto al Presidente e alla coalizione la giubilazione di Paci. Perché inaffidabilmente dannoso. Perché mentitore con le istituzioni, dal Consiglio Regionale al Presidente, alla opinione pubblica.
Hanno fatto altre scelte. Abbiamo fatto noi altre scelte. Non siamo più in Giunta e non siamo più in maggioranza e coalizione.
Non abbiamo lasciato sul campo né presidi ,né sostituti; né alcuno puo vantare diritti alla complicità da parte di nessuno di noi.
Questa esperienza di governo regionale é finita per tradimento di tutte le premesse politiche, culturali e di programma da parte di chi aveva concordato patti e assunto i relativi obblighi.
Dal Presidente ai partiti della coalizione. Tutti, nessuno escluso.
Bisognerà lavorare per ridurre i danni di questo malgoverno. Bisognerà costruire nuove alleanze di autodeterminazione. E, da subito, levare altre bandiere di speranza.
Bisognerebbe condannare tutta la giunta per manifesta incapacità e chiedere i danni! ‘
I rossomori di Muledda hanno sostenuto la maggioranza di Pigliaru fino a dicembre 2016
Chi è che paga i due anni e mezzo di errori da febbraio 2014? Muledda?
Il commento di Luciana non è condivisibile per svariate ragioni. Io condivido pienamente il post di Gesuino Muledda, il quale fa una argomentata cronistoria sull’operato della maggioranza di allora al governo della Regione. Poiché non è stato l’unico tema che ha visto in posizione molto critica il Partito Rossomori, appare evidente che lo stesso non possa essere sommato e, tantomeno, accomunato agli altri miopi, se non anche volutamente ciechi, partiti di maggioranza. Piaccia o no, Rossomori è stato l’unico partito che ha sempre avanzato controproposte e che ha anteposto l’interesse della collettività a quelli di parte. Gli altri non hanno fatto altrettanto e i risultati già di vedono e, purtroppo, si vedranno. La sottomissione alle volontà del governo centrale, la mancanza di idee per lo sviluppo e la svendita del territorio (leggasi d.d.l. per l’urbanistica e altro) a favore dell’imprenditoria e delle multinazionali, senza pensare minimamente al recupero dell”ambiente, oltre che ad avere una efficiente produzione agricola-zootecnica contemperare con attività turistico-ricettive non concentrate esclusivamente sulla fascia costiera, porterà solamente altri disastri.