Questa storia non è diversa da quella di tanti altri che, come me, si scontrano con aziende che non hanno rispetto di chi a loro si è affidato! Telecom ha danneggiato la mia azienda che utilizza il telefono per ricevere le commesse di lavoro. Ci ha impiegato ben 5 mesi per trasferire le linee nella nuova sede dell’azienda, provocando un buco di fatturato enorme.
Nonostante un procedimento giudiziario d’urgenza che, con perizia del tribunale, ha riconosciuto la totale inadempienza di Telecom dandomi ragione, non si è giunti ad alcuna conciliazione.
I costi di una causa sono troppo alti e i tempi troppo lunghi, si può solo soccombere. L’alternativa al fallimento è chiedere sostegno a chi vuol far sua questa battaglia. La mia raccolta fondi in rete è basata sulla richiesta di un prestito che verrà restituito alla vittoria della causa, con una maggiorazione del 10%.
Se dovessi superare quello che è il mio fabbisogno, l’eccedenza sarà utilizzata per sostenere cause come la mia!
Qui di seguito il link al nostro crowfounding
https://buonacausa.org/cause/non-fallire-per-vincere-la-causa-contro-telecom
Il crowdfunding è una bella cosa, ma in questo caso mi sembrerebbe meglio diretto a rendere meno inefficiente il sistema giudiziario, piuttosto che ad aiutare un singolo imprenditore in difficoltà per l’incapacità di un suo fornitore. Per questo, con la massima solidarietà al signor Rivabene, chiederei piuttosto di pensare al vero problema che gli ha sdraiato l’azienda, piuttosto che a mitigarne gli effetti.
Cun salude,
KK