C’è un bravo pianista sardo , dolce e generoso che da sette anni gira il mondo suonando e facendo suonare il pianoforte all’aperto per il beneficio di tutti.

Si chiama Fabio Tedde ed ha creato la www.songforhope.org

E’ di Magomadas e vive a Londra quando non gira il mondo in ‘missione’.

E’ appena tornato a New York dove venne anche due anni fa per la prima volta.

L’esordio a Manhattan è stato spettacolare.

Cinquanta pianoforti in piazza nell’estremo sud dell’isola, con cinquanta artisti pianisti che suonavano contemporaneamente e alternativamente mentre la folla circolava tra di loro.

Centinaia, migliaia di persone attorno ai suoi pianoforti colorati.

L’evento itinerante ha toccato poi in due settimane location diverse tra i cinque bourough di NY: Manhattan, Bronx, Queen, Brooklyn, Staten Island.

Il clichè era simile. Col pianoforte Fabio Tedde emana note e messaggi di pace, di solidarietà, di ristoro dello spirito e della mente.

E le donazioni arrivano copiose. L’obiettivo è quello di regalare un pianoforte a una scuola o di avviare alla musica chi ne ha bisogno e da solo non ce la farebbe. Quello di alleviare la sofferenza dei malati con le note musicali dolci e soavi.

I suoi ‘concerti’ all’aperto, che sarebbe meglio chiamare ‘meeting’ sono gratis, ed è stato definito ‘the largest annual public art project’ con oltre un milione di ascoltatori tra i turisti e i residenti nei 14 giorni di evento e ben 15,000 studenti con le donazioni fatte alle scuole.

Sing for Hopes Pianos si svolge nelle piazze, nei parchi, nei musei, nei municipi.

Fabio invita e presenta ogni giorno un artista locale, internazionale a suonare o ad alternarsi con lui.

“Sing for Hope trasforma la vita di alcune persone -spiega Fabio- portando il potere dell’arte a coloro che ne hanno più bisogno”.

Il suo programma pacifista dura tutta la giornata dalla mattina presto al tramonto e l’artista che l’accompagna e quasi sempre uno studente del conservatorio.

C’è sempre un pizzico di pazzia e simpatia nel suo pianoforte colorato.

Fabio è nato a Sassari, vive a Londra da dodici anni e gira il mondo con il suo programma di ‘Piano without frontiers’.

Riempie la città designate di pianoforti, invita colleghi locali grandi e piccoli.

A volte la gente si mette a cantare, a volte a ballare. O solamente ad ascoltare.

E Fabio ne esce comunque vincitore.