Ore 13:32. Questa la situazione (vedi foto), nella giornata del 10 Aprile 2018, alla mensa universitaria dell’ERSU di Cagliari, in via Trentino.

Incastonata, quasi gemma preziosa, nella verde cornice del giardino della Casa dello Studente dell’omonima via, in uno dei punti nevralgici della città metropolitana e facilmente raggiungibile, in poco più di 10 minuti a piedi, dalle diverse Facoltà, viene considerata, dai potenziali usufruenti servizio (circa 15.000 studenti), un vero e proprio ‘porto sicuro’, locus amoenus dove potersi ristorare durante la pausa pranzo.

L’idillica rappresentazione di cui sopra non potrebbe far altro che suscitare ammirazione, stupore e meraviglia nel lettore di questa breve relazione; elogerebbe, difatti, gli amministratori cittadini, il governo della Regione Sardegna, l’assessorato all’Istruzione… senonché la realtà dei fatti si presenta – «per fortuna o purtroppo» direbbe Gaber – diversa dal bello scrivere.

Chiunque la frequenti e ne sia malinoskianamente “osservatore partecipante”, conosce bene il destino a cui va incontro. Ogni giorno tantissimi studenti (e non solo… essendo la mensa frequentata anche dal personale tecnico amministrativo dell’Ateneo e dai docenti) si ritrovano alle prese con i disservizi, disfunzioni, negligenze – chi può, indaghi altri sinonimi o vada coniando neologismi per definire tale situazione – delle “politiche” regionali in materia di Diritto allo Studio.

Nel continuo trafficare di persona, vi sono i lunghissimi serpentoni per poter accedere al servizio (spesso anche 40 minuti di fila), in uno spazio che può al massimo contenere le 200/300 persone alla volta (nella sola mattinata, il servizio mensa di via Trentino è arrivato a compiere gli 800 pasti erogati) dove si spera che nulla mai cada dal contro soffitto, in palese stato di degrado, sapendo però – è qui la vera rabbia – che i lavori di manutenzione a quest’ultimo sono terminati nel Febbraio 2018.

Bisognerà immaginare, caro lettore, che questa situazione si ripete ogni giorno, dal lunedì al venerdì, durante le frenetiche giornate di vita studentesca, dove spesso gli studenti cercano di incastrare quell’unica ora di pausa (o dalle 12 alle 13, o dalle 13 alle 14, o dalle 14 alle 15) nella loro tabella oraria giornaliera. Non ti stupisca però il caso Trentino! Anzi… sia tristemente portavoce anche degli altri casi analoghi nelle strutture dell’Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Cagliari (vedi, per esempio, la Mensa ERSU alla Cittadella di Monserrato, capienza circa 200/300 posti).

Questo il nostro piccolo “angolo di Paradiso”.