Un romanzo di una letteratura ‘normale’ in sardo. Una cesura totale con l’immagine stereotipata dei racconti sul paese, sulle memorie identitarie, sulla realtà agropastorale.

L’irruzione, nella letteratura scritta in sardo, dei rovelli dell’uomo comune contemporaneo, della città, della complessità dei rapporti umani, dell’erotismo. Sono alcune delle grandi novità (per la letteratura della minoranza linguistica) che porta il romanzo ‘Sa vida cuada’, scritto dal nuorese Giovanni Piga e pubblicato dalla casa editoriale Papiros.

Sabato 24 marzo, alle ore 17.30, presso la libreria La Feltrinelli Point, a Cagliari in via Paoli 19, il Coordinamentu pro su Sardu Ufitziale, propone la presentazione del volume, già vincitore due anni fa al premio letterario Casteddu de sa Fae di Posada, e ora finalmente disponibile nelle librerie.

Ne parleranno Giovanna Dessi, operatrice culturale e linguistica, e Giuseppe Corongiu, animatore e fondatore del CSU. Leggerà alcuni brani Maria Antonietta Piga. L’associazione linguistica si è distinta in questi anni per il tentativo di liberare il mondo della lingua sarda dalle sue contraddizioni con la proposta delle nuove tecnologie, della traduzione dei classici, dell’attualizzazione dei temi, dello standard unitario della lingua.

La scrittura di Piga ricalca proprio queste necessità di sopravvivenza di una letteratura in perenne asfissia, come tutte quelle minoritarie in Italia e in Europa. Anche la scelta di Piga, affermato poeta nuorese nella sua variante, di scrivere il romanzo in Limba Sarda Comuna, è rilevante e per niente scontato.

L’autore, che sarà presente alla manifestazione, è nato a Nuoro nel 1940. Ha pubblicato diverse raccolte di poesie, tra le quali ‘Su dubbiu de s’anima” è una delle più conosciute. Importante anche l’opera ‘S’andala de su tempus’.

Ha fondato, animato e diretto numerosi premi di poesia in Sardegna e in particolare nella sua terra, la Barbagia. Con ‘Sa vida cuada’ ha dato un’impronta forte alla sua ultradecennale attività culturale e letteraria.