Duro attacco dell’ex assessore regionale Gesuino Muledda ai suoi ex alleati Maninchedda e Soru.

Lo sfogo è affidato a un lungo post sul suo profilo Facebook.

Eccone, di seguito, il contenuto.

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Il tempo dei chiagni e fotti va consumandosi. Un capo partito che da Assessore ha approvato in giunta le proposte della riorganizzazione della sanità ora annuncia tuoni fulmini e saette.

I suoi consiglieri hanno approvato in commissione del consiglio regionale la proposta della Giunta. D’accordo con il resto della maggioranza. Noi riteniamo che o si sta in coalizione e in giunta con i relativi privilegi e i pochi oneri. O si sta alla opposizione.

Con i molti oneri e nessun privilegio. Lo stare in giunta e in maggioranza rende alternativi i progetti politici che si vanno a confrontare per formare le alleanze per le prossime scadenze elettorali. E chie cheret messare non pesset de colare peri a ispicare.
Stessa cosa vale per le questioni della gestione del territorio e per le proposte di legge urbanistica.

Se nel merito si dicono e scrivono testi sostanzialmente uguali non bastano i proclami e le trombonate. Se la tua Assessora approva in giunta la proposta Erriu e se i tuoi consiglieri ti approvano norme chiaramente incostituzionali e lesive degli interessi e della gestione dei beni comuni non si può poi andare in giro e sostenere che tali atti non ti appartengono. La politica si fa con parole ,con opere e omissioni.

Quelli del chiagni e fotti sono ancora convinti che piangendo o strillando possano fottere i Sardi. Mi chi peri sos gattulinos a dies de oe naschint a ocros apertos . E sos Sardos sunt pius leones chi non gattulinos. A DIES DE OE.