Le notizie che arrivano dalla Cecenia hanno fortemente scosso l’immaginario collettivo negli ultimi mesi.

A più di settant’anni di distanza dal termine della Seconda Guerra Mondiale, lo stesso sentimento di sdegno e vergogna per le azioni compiute dai nazifascisti contro i popoli d’Europa (e non solo) ha portato la nostra associazione, UniCa LGBT, all’idea di voler sensibilizzare tramite un convegno/seminario, quanto più possibile, la compagine universitaria studentesca e non, i fatti registrati dalle cronache e dai media nella Repubblica Cecena.

Apountamento domani, 20 giugno, dalle 16 alle 20, a Cagliari (Sa Duchessa, facoltà di Studi umanistici).

Grazie a un’accurata analisi storico-politica della dissoluzione dell’URSS nel 1991, si andranno a ricercare le cause che hanno portato alla denuncia per ‘violazione dei diritti umani’, da parte di numerosi organismi a livello nazionale ed internazionale, all’attuale governo della repubblica caucasica.

La dignità e la libertà degli uomini, a prescindere dal proprio orientamento sessuale, religioso, culturale, politico, non possono essere lese per nessun motivo ed in nessuna parte del mondo. Questo uno dei pilastri fondanti dell’Associazione UniCa LGBT. Nel nostro piccolo cerchiamo di abbattere quelle che sono le barriere del pregiudizio e dell’ignoranza, e, grazie alla mediazione della cultura, tentiamo di far comprendere che una seconda via c’è ed esiste… sempre.

Il programma del convegno, moderato da Luca Biggio (responsabile organizzazione UniCa LGBT – rappresentante del corso di laurea in Lettere e Storia) prevede i saluti dI Rossana Martorelli (presidente della Facoltà di Sudi Umanistici), Paolo Usai (presidente UniCa LGBT) e Carlo Deiana (presidente ARC Onlus Cagliari), oltre agli interventi di Giannarita Mele (docente di Storia Contemporanea – Università di Cagliari) su “La Russia da Gorbačëv a Putin: storia di una crisi non finita”, Stefano Pisu (ricercatore in Storia Contemporanea – Università di Cagliari), su “Libertà di espressioni nell’URSS degli anni Settanta: il caso Paradzanov fra genere, arte e politica”, Antioco Floris (docente di Linguaggi del cinema, della televisione e dei new media – Università di Cagliari) su “Il cinema di impegno civile per i nuovi diritti” e Maria Grazia Medda (Responsabile degli Uffici Diritto allo Studio e Attività Culturali – Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario) su “Il principio di eguaglianza sostanziale e diritto allo studio”.