La nostra crescita “collettiva” passa da esperienze di questo tipo, della consapevolezza dei tanti inquinamenti, da come le superiamo, da come gestiamo le tante contraddizioni normative e politiche.

E purtroppo siamo ancora lontani: se da un lato viene fatto un regalo ai soliti noti, derubricando un reato di disastro ambientale da doloso a colposo, (se la caveranno con una piccola multa) dall’altro l’atteggiamento servile politico e sindacale nei confronti di chi annuncia di portare lavoro (al di là che di fatto poi lo porti davvero) isola chi invece questi temi li vuole affrontare nell’ interesse dei territori.

È capitato a me: il mio primo impegno istituzionale da sindaco di Ottana è stato un incontro con l’AIEA, Mario Murgia, Piersandro Scanu e con Felice Casson al telefono per parlare dell’amianto.

Ma potrei dire del mio No al Carbone o raccontare della mia assenza polemica all’inaugurazione del mega Parco fotovoltaico, sempre a Ottana…

Ricordo ancora certi consigli: lascia stare, sono altre le cose, se non vai all’inaugurazione resterà il segno negativo per sempre, ci sono tutti!

Che senso ha aver fatto la caratterizzazione dell’area con tante conferenze di servizi, se poi chi inquina non bonifica???

Mi preoccupavo per Ottana prima, ma sinceramente col passare del tempo mi accorgo che la situazione di Ottana, così ferma da anni e sotto controllo, è migliore rispetto alla maggior parte degli altri siti…

Ohimè, Siamo ancora troppo pigri e poco sanguigni su questi aspetti, troppo spettatori, ci estraniamo in modo colpevole da questi aspetti che invece toccano il nostro futuro.