Quella di ieri non è stata soltanto una grande vittoria del NO, ma è stata un’importantissima affermazione della Democrazia, in particolare di quella forma di Democrazia senza intermediazioni nella quale i cittadini possono esprimere direttamente la propria volontà.

Ieri è stato un autentico trionfo della Democrazia Diretta.

Quella stessa forma di potere popolare che noi del Canton Marittimo, come tanti prima di noi, citiamo sempre tra i principali punti di forza ed emblema del modello politico elvetico e che rappresenta la base sulla quale è costruito il successo della Confederazione Svizzera.

Ieri, dopo anni, i seggi elettorali sono tornati ad essere pieni, pieni di cittadini che hanno ritrovato la fiducia di dire la loro, che fosse per un NO o per un SI, senza doversi affidare a una classe politica sempre più distante, sempre più incapace e disinteressata, nelle proprie logiche di potere, dal rappresentare la reale volontà popolare.

Ieri non si votava per i partiti e su nomi designati dalle loro segreterie, ma si votava su qualcosa di concreto e lo si è potuto fare anche senza quel limite, rappresentato dal raggiungimento di un quorum, che aveva fatto fallire tutte le ultime consultazioni referendarie.

Ieri hanno, finalmente, vinto i cittadini !!!

E ieri, in Sardegna, grazie al referendum, si è realizzato un altro risultato storico.
Noi Sardi abbiamo dimostrato, con un voto quasi plebiscitario, che non è vero che siamo per forza ”pocos, locos y malunidos”.

Anzi il nostro sentimento comune di insoddisfazione, che per molti di noi significa anche lontananza, non solo geografica, dal potere italiano, si è clamorosamente rivelato in un tutta la sua potenza.

Oggi, dobbiamo partire proprio da qui, con questa precisa consapevolezza, per costruire il futuro della Sardegna !!!