È ormai protesta generalizzata, che coinvolge anche Prefetture e ANCI.

I sindaci e gli impiegati comunali dei Municipi della Sardegna sono infatti in rivolta a causa dei forti tagli, non annunciati, negli stanziamenti del Ministero a proposito delle operazioni elettorali in occasione del referendum di domenica.

Tagli che sfiorano il 60% – secondo quanto raccontano gli amministratori – e che mettono a rischio lo svolgimento delle operazioni elettorali e di spoglio.

Per questo, preso atto dell’assenza di fondi per assicurare lo straordinario del personale, i sindaci stanno scrivendo ai Prefetti, mentre l’Anci regionale – con il presidente Pier Sandro Scano – ha immediatamente segnalato la questione al presidente nazionale De Caro, chiedendogli un immediato intervento presso il Ministero.