Si preannuncia un’assemblea affollata e rovente, quella chiamata a discutere il serio problema dell’aumento delle imposte sulle assicurazioni Rcauto nel Sulcis Iglesiente; organizzata dalla Sezione provinciale del Sindacato Nazionale Agenti di assicurazione – SNA – rappresentata dal presidente Paolo Bullegas.
Nella sala del Consiglio Comunale di San Giovanni Suergiu, domani 16 novembre, alle 15, ne discuteranno le Forze sociali sindacali e imprenditoriali, le Associazioni dei consumatori e degli Automobilisti con il «deciso proposito di fermare l’ingiusto provvedimento che – afferma Paolo Bullegas – concorre a indebolire la capacità economica di famiglie e imprese, e che potenzialmente indurrà all’evasione dell’obbligo assicurativo una larga fascia di cittadini in manifesta e indiscutibile difficoltà economica, in particolare i giovani».
Considerato il contributo al Servizio sanitario del 10,5% e le nuove imposte del 16%, le assicurazioni Rcauto a far data dal 1 Gennaio 2017 saranno gravate complessivamente del 26,5%, al quale si deve aggiungere il 2,5% per il Fondo vittime della strada.
L’aumento delle imposte è stato deliberato dall’Amministratore straordinario della nuova Provincia Sud Sardegna lo scorso 27 Ottobre, sollevando la protesta degli Agenti di assicurazione, degli automobilisti, delle Associazioni dei consumatori ed anche dei Sindaci.
Durissimo l’intervento di Gianfranco Trullu, presidente dell’Unione dei Comuni nonché sindaco del comune di Perdaxius, che chiede al presidente della Regione e all’assessore degli Enti locali di riflettere sulla possibilità che l’attuale Amministratore provinciale rimanga ancora al suo posto. «La pressione fiscale – afferma Trullu – ha raggiunto limiti insopportabili; ad aggravare ancor di più tale situazione si aggiunge la misura ingiusta ed iniqua adottata dalla provincia che incide per l’ennesima volta su un tessuto sociale già allo stremo sotto il profilo economico-sociale».
Forte l’angoscia anche delle Imprese. Elio Cancedda, coordinatore del Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente, condanna senza mezzi termini il provvedimento: «scellerato e antidemocratico».